Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Appropriazione di somme da parte di un avvocato di una società che conferisce il mandato al recupero di una enorme quantità di crediti – Prassi del pagamento anticipato delle prestazioni professionali – Scrupolo e precisione nei rapporti amministrativi con la società cliente – Violazione – Rilevanza deontologica – Sussiste.

L’avvocato di una società al quale sia stato conferito un mandato per il recupero di una enorme quantità di crediti, in un lungo ed indeterminato periodo di tempo, deve osservare nei rapporti amministrativi e contabili con la società cliente, quello scrupolo e quella precisione che è tanto più necessaria quanto più la relazione professionale è varia e complessa. La puntualità dei riscontri contabili è maggiormente richiesta dinnanzi alla prassi del pagamento anticipato delle prestazioni professionali. La mancata osservanza dell’obbligo di tenuta dei documenti di debito e credito nei confronti della predetta società cliente, configura una ipotesi di trasgressione ai doveri di correttezza e lealtà nei confronti del cliente, deontologicamente sanzionabile. (Nella specie la sanzione è stata ridotta alla censura). (Accoglie ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, 2 aprile 1992).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Ballardini), sentenza del 13 ottobre 1994, n. 95

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 95 del 13 Ottobre 1994 (accoglie) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Roma, delibera del 02 Aprile 1992 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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