Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di lealtà, decoro e correttezza – Dichiarazioni false alla famiglia di persona rapita e appropriazione di somme – Grave illecito deontologico – Radiazione.

Il professionista che dichiari falsamente di essere in grado di sfruttare canali informativi idonei a risolvere un sequestro di persona, che con tali dichiarazioni si faccia consegnare 200.000.000 di lire per agevolare la richiesta di informazioni, che si faccia consegnare dalla famiglia del rapito 3.000.000.000 di lire a titolo, falso, di pagamento del riscatto e ne prelevi 600.000.000 a proprio utile compie un grave attentato al prestigio, decoro ed alla onorabilità della classe forense. (Nella fattispecie l’avvocato è stato radiato dall’Albo). (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Padova, 28 giugno 1991).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Pisapia), sentenza del 28 dicembre 1992, n. 127

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 127 del 28 Dicembre 1992 (respinge) (radiazione)
- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 28 Giugno 1991 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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