Illecito deontologico: la Cassazione non entra nel merito della congruità della sanzione disciplinare, anche aggravata o attenuata, irrogata all’incolpato

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, la determinazione della sanzione adeguata costituisce tipico apprezzamento di merito, insindacabile in Cassazione, se non nei limiti di una valutazione di ragionevolezza, sicché è inammissibile ogni argomento con cui, nella sostanza, si intenda confutare in sede di Legittimità la scelta della sanzione più opportuna e la […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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Il CDD non può disporre l’accompagnamento coattivo di un teste

L’accompagnamento coattivo di un teste all’udienza fissata per la sua escussione tramite la forza pubblica è un potere riservato alla Autorità Giudiziaria (art. 255 c.p.c. e art. 132 c.p.p.), sicché -in difetto di una specifica ed espressa previsione normativa- l’istituto non opera nel procedimento disciplinare innanzi al CDD, che ha natura amministrativa giustiziale e non […]

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Illecito deontologico costituente anche reato: il dies a quo della prescrizione disciplinare è autonomo da quello penale

In tema di procedimento disciplinare degli avvocati, nei casi in cui l’illecito deontologico attenga ai medesimi fatti contestati in un procedimento penale, il procedimento disciplinare deve essere definito con valutazioni autonome rispetto al processo penale (art. 54 della L. n. 247 del 2012) anche a proposito della decorrenza del termine di prescrizione dell’azione disciplinare, con […]

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Prescrizione disciplinare: l’inammissibilità dell’impugnazione preclude l’esame dell’eccezione di parte nonché il rilievo d’ufficio

La prescrizione dell’azione disciplinare nei confronti degli avvocati è rilevabile anche d’ufficio in ogni stato e grado del processo, compreso quello di Cassazione qualora non comporti indagini fattuali. Tuttavia, tale declaratoria è preclusa laddove la sanzione disciplinare sia divenuta definitiva per inammissibilità della relativa impugnazione, con conseguente irretrattabilità della sanzione che rende non più utilmente […]

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Procedimento disciplinare, la sanatoria e/o ratifica ex art. 182 cpc adesso riguarda anche l’assenza originaria di procura alle liti

Ai sensi del nuovo art. 182 cpc (come novellato dal D.Lgs. n. 149/2022), la sanatoria e/o ratifica del difetto di rappresentanza o di autorizzazione può riguardare anche la mancanza ab origine di procura ad litem (art. 3 co. 13 D.Lgs. cit.), ma tale novità si applica ai soli procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023 […]

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La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzo

Ai sensi dell’art. 56 L. n. 247/2012, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni (comma 1), che decorre dalla commissione del fatto o dalla cessazione della sua permanenza; l’interruzione della prescrizione fa decorrere un nuovo termine di cinque anni (comma 3), ma in nessun caso il termine prescrizionale complessivo può essere superiore a […]

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