Elezioni forensi: inammissibile il reclamo meramente esplorativo

Ancorché nel giudizio elettorale il principio della specificità dei motivi di censura e dell’onere della prova sia da considerarsi attenuato, si richiede pur sempre, ai fini dell’ammissibilità del ricorso o delle singole doglianze, che l’atto introduttivo indichi la natura dei vizi denunziati ed almeno un principio di prova di specifiche anomalie, circostanziate e riscontrabili o […]

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L’appropriazione indebita costituisce (anche) gravissimo illecito disciplinare

Costituisce gravissimo illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che si appropri illegittimamente di beni altrui (Nel caso di specie, il fatto era stato accertato anche in sede penale. In applicazione del principio di cui in massima, ha ritenuto congrua la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale per anni cinque). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Di Giovanni, rel. […]

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L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, […]

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L’appropriazione indebita non è scriminata da asserite difficoltà economiche dell’incolpato

L’asserito stato di bisogno non scrimina la rilevanza deontologica né attenua la sanzione disciplinare per l’indebita appropriazione di somme altrui, tantopiù in mancanza di resipiscenza e di restituzione integrale del maltolto. Tuttavia, nel doveroso giudizio di bilanciamento di tutti i peculiari aspetti della vicenda, deve essere tenuta nella dovuta considerazione l’esistenza dei gravi problemi economico-familiari […]

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