Elezioni forensi: l’asserita mancata consegna della mailing-list del COA non è impugnabile al CNF

L’oggetto del reclamo elettorale previsto dall’art. 28 comma 12 della legge n. 247/2012 ha come specifico oggetto i risultati delle elezioni e non può essere esteso ad atti esterni alle operazioni elettorali, adottati da un organo diverso dalla Commissione Elettorale, come ad esempio l’asserita mancata consegna, da parte del COA, degli indirizzi email degli iscritti […]

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Corrispondenza tra addebito contestato e pronuncia disciplinare: il divieto di decisioni a sorpresa

La difformità tra contestato e pronunziato si verifica nelle ipotesi di c.d. “decisione a sorpresa”, ovvero allorchè la sussistenza della violazione deontologica venga riconosciuta per fatto diverso da quello di cui alla contestazione e, dunque, la modificazione vada al di là della semplice diversa qualificazione giuridica di un medesimo fatto, di talché la condotta oggetto […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro, esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie, ivi compresa una diversa qualificazione alla violazione contestata. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Al fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato […]

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Illecito agire in conflitto di interessi anche solo potenziale

L’art. 37 c.d.f. (ora, 24 ncdf) mira ad evitare situazioni che possano far dubitare della correttezza dell’operato dell’avvocato e, quindi, perché si verifichi l’illecito, è sufficiente che potenzialmente l’opera del professionista possa essere condizionata da rapporti di interesse con la controparte. Peraltro, facendo riferimento alle categorie del diritto penale, l’illecito contestato all’avvocato è un illecito […]

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Sanzione deontologica e precedenti disciplinari

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di […]

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Elezioni forensi: il Consigliere di disciplina può far parte della Commissione elettorale

Sono manifestamente infondati i dubbi di incostituzionalità della normativa in tema di elezioni forensi, nella parte in cui non prevede un’incompatibilità tra componente della Commissione elettorale e componente del CDD eletto dal Consiglio dell’Ordine, non sussistendo alcun difetto di terzietà giuridicamente rilevante. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. De Michele), sentenza del 19 luglio 2018, […]

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Il diniego di accesso agli atti non è impugnabile al CNF

La sede giurisdizionale davanti alla quale far valere le doglianze in relazione al mancato accesso ad atti ritenuti rilevanti è quella amministrativa, e non già il giudizio dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (Nel caso di specie, il ricorrente aveva impugnato al CNF -peraltro con reclamo elettorale- l’asserita mancata consegna dell’elenco delle email degli iscritti ai […]

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