Ricorso al CNF e jus postulandi

La norma generale dell’art. 86 c.p.c. (secondo cui la parte, se in possesso dei requisiti necessari per esercitare l’ufficio di difensore presso il giudice adito, può stare in giudizio personalmente, senza il ministero di altro difensore) va correlata con le norme speciali previste dall’ordinamento forense e, in particolare, con gli artt. 1, 7 e 33 […]

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Costituzionalmente inammissibile il ricorso al CNF proposto in proprio dal praticante avvocato

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, la norma generale dell’art. 86 cod. proc. civ. (secondo la quale la parte stessa, se in possesso dei requisiti necessari per esercitare l’ufficio di difensore presso il giudice adito, può stare in giudizio personalmente, senza il ministero di altro difensore) va correlata con le norme speciali […]

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Inammissibile l’appello in proprio al CNF dell’avvocato sospeso (ovvero cancellato o radiato)

Nel giudizio dinanzi al Consiglio nazionale forense adito contro il diniego della revoca della sospensione dall’esercizio della professione forense pronunciato dal Consiglio dell’Ordine non è consentita la difesa personale svolta dall’avvocato che sia stato sospeso a tempo indeterminato dall’esercizio della professione, difettando in tal caso il requisito indispensabile dello “ius postulandi”, la cui mancanza è […]

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Con il quesito in oggetto, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli chiede di sapere se possa essere computato ai fini dell’iscrizione nell’Albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori il periodo di esercizio delle funzioni di magistrato onorario.

L’art. 33 del R.D.L. n. 1578/33 prevede che possa essere iscritto all’Albo speciale l’avvocato che abbia esercitato la professione per almeno dieci anni. L’art. 34 dello stesso R.D.L. pone alcune eccezioni a tale regola, tra cui non figura tuttavia l’esercizio delle funzioni di giudice onorario. Alla luce del combinato disposto tra l’art. 34, comma 1, […]

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L’avvocato sospeso (ovvero cancellato o radiato) non può impugnare in proprio al CNF o in Cassazione

L’avvocato sottoposto alla sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale, non può sottoscrivere personalmente il ricorso per cassazione avverso la decisione con cui il Consiglio Nazionale Forense abbia rigettato l’impugnazione da lui proposta contro il provvedimento disciplinare, in quanto l’art. 66, terzo comma del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, prevedendo che il ricorso per […]

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Procedimento disciplinare: la difesa tecnica in Cassazione

L’applicabilità delle norme processuali ordinarie ai procedimenti disciplinari nei confronti di avvocati e procuratori non può essere affermata con riferimento ad istituti, atti o fasi del procedimento che nell’ordinamento forense trovano espressa ed autonoma disciplina; ne consegue che – essendo espressamente prevista (dall’art. 69 R.D. 22 gennaio 1934 n.37) l’assistenza del professionista interessato da parte […]

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Il procedimento disciplinare a carico dell’avvocato che sia anche giudice di pace

Nel procedimento disciplinare, avente natura amministrativa, svolgentesi dinanzi al Consiglio locale dell’ordine degli avvocati, non è configurabile, allorché l’incolpato svolga le funzioni di giudice di pace nel distretto, alcuno spostamento di competenza ad altro Consiglio dell’ordine sulla falsariga di quanto stabilito dall’art. 30 bis cod. proc. civ. (introdotto dalla legge 2 dicembre 1998, n. 420) […]

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L’avvocato sospeso non può proporre ricorso in proprio (al CNF né) in Cassazione

Non è irragionevole, e quindi non contrasta con l’art. 3 Costituzione, l’interpretazione dell’art. 66, terzo comma, R.D. 22 gennaio 1934 n. 37 – normativa speciale rispetto all’art. 365 cod. proc. civ. – secondo la quale, mentre anche un avvocato non iscritto nell’apposito albo può sottoscrivere il ricorso alle Sezioni Unite della Cassazione avverso la decisione […]

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