La composizione e le funzioni giurisdizionali del CNF sono conformi ai principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice

L’attuale assetto del Consiglio Nazionale Forense risulta compatibile con i principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice, atteso che la sua peculiare posizione di giudice speciale vale da sola ad escludere condizionamenti da parte di organi amministrativi in posizione sovraordinata (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF […]

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Il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato opera anche nei procedimenti disciplinari innanzi al CNF

Il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato, sancito in via generale dall’art. 112 cod. proc. civ., trova applicazione anche nei procedimenti in materia disciplinare innanzi al Consiglio nazionale forense, sicché non è consentito al Consiglio stesso prendere in esame questioni che non siano state ad esso proposte ed annullare il provvedimento in base a […]

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La composizione e le funzioni giurisdizionali del CNF sono conformi ai principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice

L’attuale assetto del Consiglio Nazionale Forense risulta compatibile con i principi costituzionali di terzietà ed imparzialità del giudice, atteso che la sua peculiare posizione di giudice speciale vale da sola ad escludere condizionamenti da parte di organi amministrativi in posizione sovraordinata (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF […]

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Il rilascio di certificati da parte del COA non è impugnabile al CNF

Il ricorso al consiglio nazionale forense è ammesso solo contro le ‘deliberazionì degli ordini locali in materia di iscrizione all’albo o di cancellazione dall’albo, nonché in materia di procedimento disciplinare nei confronti degli iscritti, e cioè contro manifestazioni di giudizio o di apprezzamento. Conseguentemente, il ricorso stesso non è consentito in materia attinente ad attività […]

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Il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato vale anche nei giudizi disciplinari

Il principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato, sancito in via generale dall’art. 112 cod. proc. civ., trova applicazione anche nei procedimenti in materia disciplinare innanzi al Consiglio nazionale forense, sicché non è consentito al Consiglio stesso prendere in esame questioni che non siano state ad esso proposte ed annullare il provvedimento in base a […]

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L’onere di notifica del ricorso in Cassazione ai contraddittori necessari (COA e PG)

Il ricorso alle sezioni unite della corte di cassazione, avverso le decisioni del consiglio nazionale forense, tanto in materia disciplinare, quanto in materia di iscrizione e cancellazione negli albi, è inammissibile ove non venga notificato, entro l’unico termine all’uopo assegnato, ed esclusa quindi ogni possibilità di successiva integrazione del contraddittorio, al consiglio dello ordine, che […]

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Procedimento di ricusazione: inammissibile il ricorso in Cassazione

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, è inammissibile il ricorso per Cassazione avverso le decisioni adottate dal Consiglio Nazionale Forense in sede di gravame avverso la deliberazione del Consiglio locale dell’Ordine che abbia rigettato l’istanza, proposta dall’incolpato, di ricusazione di consiglieri dell’Ordine territoriale: per un verso, infatti, tale rimedio non è contemplato […]

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Domanda di iscrizione all’albo: la valutazione del CNF della “condotta specchiatissima ed illibata”

Il requisito della “condotta specchiatissima ed illibata”, al fine dell’iscrizione nell’albo degli avvocati, può essere autonomamente accertato e valutato dal Consiglio Nazionale Forense, anche in base ad elementi diversi da quelli posti dal Consiglio dell’Ordine a fondamento della decisione impugnata, con utilizzazione altresì di fonti di prova sorte anche dopo quest’ultima, atteso che il predetto […]

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Domanda di iscrizione all’albo da parte di soggetto sottoposto a procedimento penale: presunzione di non colpevolezza e condotta specchiatissima ed illibata

Al fine dell’accertamento del requisito della “condotta specchiatissima ed illibata” per l’iscrizione nell’albo dei procuratori legali, di cui all’art. 17 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578, la presunzione di non colpevolezza dell’imputato fino alla condanna definitiva, posta dall’art. 27 secondo comma della Costituzione, non osta a che i fatti materiali addebitati all’aspirante procuratore nel […]

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Le conseguenze della natura amministrativa del procedimento disciplinare davanti al COA

Le funzioni esercitate in materia disciplinare dai Consigli locali dell’ordine degli avvocati, il procedimento relativo e gli atti adottati hanno natura amministrativa (e amministrativo è l’atto che lo definisce), pur se l’incidenza delle conseguenze della responsabilità disciplinare sull’esercizio dei diritti fondamentali ha imposto l’adozione di modelli procedimentali propri della giurisdizione, quali la tutela del contraddittorio […]

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