Sospeso l’avvocato che sottace al G.E. la dichiarazione negativa del terzo pignorato

Le dichiarazioni in giudizio relative all’esistenza di fatti o inesistenza di fatti obiettivi, che siano presupposto specifico per un provvedimento del magistrato e di cui l’avvocato abbia diretta conoscenza, devono essere vere e comunque tali da non indurre il giudice in errore (art. 50 cdf). Conseguentemente, costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, al fine […]

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La responsabilità per fatto di associati, collaboratori e sostituti

L’avvocato è personalmente responsabile per condotte, determinate da suo incarico, ascrivibili a suoi associati, collaboratori e sostituti, salvo che il fatto integri una loro esclusiva e autonoma responsabilità ex art. 7 cdf (Nel caso di specie, il sostituto aveva dichiarato il falso in udienza su istruzioni del dominus). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. […]

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L’avvocato, prima di assumere l’incarico, deve accertare l’identità della persona che lo conferisce e della parte assistita

Costituisce grave illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, al momento di assumere l’incarico, ometta di accertare l’identità del cliente e, dopo aver appreso la falsità delle generalità dallo stesso dichiarate, ometta di rinunciare tempestivamente al mandato (Nel caso di specie, l’avvocato aveva raccolto la procura alle liti e agito in giudizio per conto di un […]

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Violazione del dovere di verità: sanzione disciplinare aggravata per la falsificazione di firma in atti giudiziari

La consapevole e reiterata violazione del dovere di verità (art. 50 cdf), attraverso la falsificazione di firme e la predisposizione di atti apparentemente ascrivibili a terzi avvocati, costituisce gravissimo illecito disciplinare che giustifica la sanzione della sospensione disciplinare dall’esercizio della professione (nella specie, per la durata di anni tre). Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. […]

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Decesso della parte assistita e dovere deontologico di verità

Vìola l’art. 50, comma 5 del Codice Deontologico (dovere di verità) l’avvocato che omette di dichiarare, nell’atto introduttivo del giudizio, l’avvenuto decesso dell’attore, fatto suscettibile di essere assunto come presupposto di un provvedimento del Tribunale adito. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. di Francia, rel. Vecchi), decisione n. 49 del 3 giugno 2019 Sanzione: […]

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Il concorso nel confezionamento di documenti falsi

Vìola i doveri di cui agli artt. 1 comma 1, 6 comma 2, 9 e 50 del Codice Deontologico l’avvocato che collabora alla predisposizione di un documento attestante falsamente fatti utili al suo assistito al fine di utilizzarlo per fargli conseguire benefici altrimenti valutabili ed utilizza tale documento nel procedimento penale. Consiglio distrettuale di disciplina […]

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La falsificazione di provvedimenti giurisdizionali e documenti offende l’ordinamento, la società e il prestigio dell’intera classe forense

Il professionista che falsifichi documenti e addirittura provvedimenti giurisdizionali, ovvero se ne avvalga consapevolmente, pone in essere un comportamento contrario ai principi di correttezza, dignità e decoro professionale deontologicamente rilevante, idoneo a vulnerare gravemente l’ordinamento, la società e il prestigio dell’intera classe forense (Nella specie, l’avvocato aveva creato falsi provvedimenti giurisdizionali della Corte di Appello, […]

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Sospensione per l’avvocato che produca documenti “nuovi” in violazione delle preclusioni processuali

L’intenzionale violazione delle preclusioni processuali, finalizzata a ledere il principio del contraddittorio ed il diritto di difesa, costituisce comportamento contrario ai doveri di lealtà, correttezza e colleganza, sanzionabile con applicazione analogica dell’art. 50 cdf che disciplina il ”Dovere di verità” (Nel caso di specie, l’avvocato aveva depositato in giudizio un documento solo con la comparsa […]

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Il dovere di difesa non giustifica la commissione di illeciti a pretesa tutela del cliente

Il dovere di fedeltà nei confronti del cliente e quello di difesa impongono all’avvocato un impegno totale a favore della parte assistita, ma l’ampiezza di tale dovere non può sconfinare nell’illecito (Nel caso di specie, l’avvocato aveva depositato in giudizio un documento solo con la comparsa conclusionale, quindi oltre i termini delle preclusioni processuali, al […]

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Il divieto di utilizzare documentazione falsa non riguarda soltanto il processo in senso stretto

Il divieto di introdurre o utilizzare prove false (art. 50 cdf) non è strettamente limitato al “processo”, trovando infatti applicazione in ogni “procedimento” quindi anche al di fuori dello stretto ambito processuale, ferma restando in ogni caso la potenziale rilevanza deontologica di condotte che, pur non riguardando strictu sensu l’esercizio della professione, ledano comunque gli […]

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