DOVERI DI LEALTA’, CORRETTEZZA E COLLABORAZIONE CON LE ISTITUZIONI FORENSI

La scelta dell’Avvocato sottoposto a procedimento disciplinare di negare, in applicazione dei principi del nemo tenetur se detegere” e del “nemo tenetur se ipsum tradere”, circostanze a sé sfavorevoli, in quanto espressione dell’esercizio del diritto di difesa costituzionalmente garantito, non può assurgere ad elemento costitutivo della violazione delle disposizioni di cui agli artt. 19 e […]

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L’illecito (anche) deontologico dell’amministratore di sostegno ai danni del beneficiario

Violano gravemente i loro doveri deontologici (oltre che precise norme penali – nella specie, con accertamento passato in giudicato) gli avvocati che, in concorso tra di loro, abusando dello stato di infermità e comunque di deficienza psichica di un amministrato di sostegno di uno dei concorrenti, inducono l’amministrato stesso a sottoscrivere una dichiarazione di modifica […]

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Le espressioni offensive o sconvenienti valicano i limiti imposti dai doveri di correttezza e decoro

La libertà che viene riconosciuta alla difesa della parte non può mai tradursi in una licenza ad utilizzare forme espressive sconvenienti e offensive nella dialettica processuale, con le altre parti, il giudice o i terzi, ma deve invece rispettare i vincoli imposti dai doveri di correttezza e decoro (Nel caso di specie, l’avvocato aveva utilizzato […]

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L’avvocato non può ricevere né mettersi in contatto diretto con la controparte che sappia assistita da altro legale

Costituisce comportamento deontologicamente scorretto prendere accordi diretti con la controparte, quando sia noto che la stessa è assistita da altro collega (art. 41 cdf, già art. 27 codice previgente). Tale obbligo sussiste anche nell’ipotesi in cui la controparte si impegni ad avvertire il proprio difensore o, addirittura, affermi di averlo già avvertito. Tale precetto deontologico […]

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La violazione degli obblighi deontologici a carico dell’avvocato che subentra nella difesa

Vìola i doveri di lealtà e correttezza e di colleganza di cui, rispettivamente, agli artt. 19 e 45 del Nuovo Codice Deontologico l’avvocato che, subentrato ad un collega, omette di informare il collega dell’avvenuta sostituzione, né si attiva in alcun modo affinché fossero saldate le spettanze dello stesso. Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. […]

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L’obbligo di corrispondere il compenso al domiciliatario

L’avvocato che abbia scelto o incaricato direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza, ha l’obbligo di provvedere a retribuirlo, ove non adempia il cliente, ex art. 43 cdf (già art. 30 codice previgente). Consiglio distrettuale di disciplina di Bologna (pres. Pastorelli, rel. Peracino), decisione n. 33 del 3 maggio 2018 Sanzione: […]

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Chi subentra nella difesa, anche se stragiudiziale, deve subito avvisare il collega sostituito

Viola i doveri di lealtà, correttezza e colleganza (artt. 19 e 45 CDF) l’avvocato che, essendo subentrato quale nuovo difensore, omette di informare tempestivamente il collega precedentemente incaricato dell’avvenuta revoca dell’incarico, cosicché quest’ultimo proseguiva nella propria attività difensiva; nonché omette di attivarsi affinché venissero soddisfatte le prestazioni svolte dal collega cui era subentrato. Consiglio distrettuale […]

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La falsificazione di provvedimenti giurisdizionali e documenti offende l’ordinamento, la società e il prestigio dell’intera classe forense

Il professionista che falsifichi documenti e addirittura provvedimenti giurisdizionali, ovvero se ne avvalga consapevolmente, pone in essere un comportamento contrario ai principi di correttezza, dignità e decoro professionale deontologicamente rilevante, idoneo a vulnerare gravemente l’ordinamento, la società e il prestigio dell’intera classe forense (Nella specie, l’avvocato aveva creato falsi provvedimenti giurisdizionali della Corte di Appello, […]

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