Successione nel tempo di norme deontologiche: la valutazione in concreto della norma più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore (15 dicembre 2014), se più favorevole per l’incolpato, ai sensi dell’art. 65 L. n. 247/2012 (che ha esteso alle sanzioni disciplinari il canone penalistico del favor rei, in luogo del tempus regit actum applicato in precedenza dalla prevalente giurisprudenza). Tale valutazione è da effettuarsi in concreto ed è pertanto necessario valutare la condotta costituente illecito disciplinare prima alla luce delle norme deontologiche, così come previste dal Codice in vigore al tempo del compimento dell’illecito; successivamente, di valutare la medesima condotta alla luce del Nuovo Codice attualmente vigente, per poi applicare la norma che, in concreto, risulta più favorevole all’incolpato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Del Paggio, rel. Tinelli), sentenza n. 45 del 27 maggio 2020

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 45 del 27 Maggio 2020 (respinge) (censura)
- Consiglio territoriale: COA Padova, delibera del 03 Novembre 2014 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 10106 del 16 Aprile 2021 (respinge)
Giurisprudenza CNF

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