I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti, della gravità dei comportamenti contestati, violativi dei doveri di probità, dignità e decoro sia nell’espletamento dell’attività professionale che nella dimensione privata. A tal fine, può aversi riguardo, per un suo eventuale inasprimento, alla gravità della condotta ed a precedenti condanne disciplinari, nonché, per una sua eventuale mitigazione, alla ammissione delle proprie responsabilità e, più in generale, al comportamento processuale dell’incolpato.

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Giraudo), sentenza n. 56 del 16 giugno 2020

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 56 del 16 Giugno 2020 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: CDD Venezia, delibera del 12 Maggio 2017 (sospensione)
- Decisione correlata: Corte di Cassazione n. 2607 del 04 Febbraio 2021 (respinge)
Giurisprudenza CNF

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