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- Compensazione: come e quando l’avvocato può trattenere le somme ricevute da terzi per conto del clienteIn deroga all’art. art. 31 co. 1 cdf (secondo cui “L’avvocato deve mettere immediatamente a disposizione della parte assistita le somme riscosse per conto della stessa”), l’avvocato può trattenere le somme da chiunque ricevute: Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 114 del 18 aprile 2025
- Il preventivo del collaboratore di studio vincola deontologicamente il titolare dello studio nei confronti del clienteIl preventivo consegnato al Cliente dal collaboratore di studio è opponibile al titolare dello studio, in virtà di un generale principio di affidamento nei confornti del Cliente, che è di fondamentale rilievo per ogni iscritto alla professione forense. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 114 del 18 aprile 2025
- Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territorialeLa mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza della… Leggi tutto: Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale
- La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotteIl principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il… Leggi tutto: La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte
- Procedimento disciplinare, la sanatoria e/o ratifica ex art. 182 cpc adesso riguarda anche l’assenza originaria di procura alle litiAi sensi del nuovo art. 182 cpc (come novellato dal D.Lgs. n. 149/2022 – c.d. riforma Cartabia), la sanatoria e/o ratifica del difetto di rappresentanza o di autorizzazione può riguardare anche la mancanza ab origine di procura ad litem (art. 3 co. 13 D.Lgs. cit.), ma tale novità si applica ai soli procedimenti instaurati dopo… Leggi tutto: Procedimento disciplinare, la sanatoria e/o ratifica ex art. 182 cpc adesso riguarda anche l’assenza originaria di procura alle liti
- Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale (se non pure sottoscritto dal ricorrente munito di jus postulandi)Nel giudizio dinanzi al CNF (o alla Cassazione), l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale, ovvero espressamente conferito per la fase di gravame in via autonoma e successiva… Leggi tutto: Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale (se non pure sottoscritto dal ricorrente munito di jus postulandi)
- Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponenteLe dichiarazioni dell’esponente possono assumere da sole valore di prova quando trovano riscontro in altri elementi obiettivi e documentali, e siano altresì esenti da lacune e vizi logici. Pertanto, l’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponente
- L’obbligo di restituzione della documentazione al cliente non presuppone una richiesta dettagliataL’obbligo di restituzione della documentazione al cliente (art. 33 cdf) non presuppone una richiesta dettagliata giacché il legale è tenuto a restituire tutto quanto possa interessare la parte assistita per la prosecuzione del giudizio o per eventuali future necessità ivi inclusi atti, documenti e fascicoli (Nel caso di specie, l’avvocato aveva eccepito l’asserita indeterminatezza e… Leggi tutto: L’obbligo di restituzione della documentazione al cliente non presuppone una richiesta dettagliata
- Mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente: l’illecito deontologico prescinde dal dannoL’illecito di cui all’art. 33 cdf presuppone la mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente, sicché sussiste anche in mancanza di danno per l’assistito (non incorso in decadenze o preclusioni di sorta), ciò potendo tutt’al più rilevare ai soli fini della dosimetria della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Favi), sentenza n.… Leggi tutto: Mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente: l’illecito deontologico prescinde dal danno
- Procedimento disciplinare: l’indicazione delle circostanze su cui i testi dovrebbero deporre costituisce condizione di ammissibilità dell’istanza istruttoriaL’indicazione almeno sommaria delle circostanze su cui i testi dovrebbero deporre (art. 59, co. 1, lett. d, n. 4, L. n. 247/2012, nonché art. 21 co. 2 lett. d, Reg. CNF n. 2/2014) costituisce una condizione necessaria dell’ammissibilità dell’istanza istruttoria: infatti solo attraverso la disamina delle circostanze su cui la testimonianza dovrebbe vertere è possibile… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: l’indicazione delle circostanze su cui i testi dovrebbero deporre costituisce condizione di ammissibilità dell’istanza istruttoria
- La mancata conferma dell’esposto in sede dibattimentaleAi sensi dell’art. 59 lett. g) L. n. 247/2012 e dell’art. 23 lett c) Reg. CNF n. 2/2014, l’esposto non confermato in dibattimento può senz’altro assurgere ad elemento sufficiente per affermare la responsabilità disciplinare dell’incolpato, se le dichiarazioni dell’esponente citato come teste per il dibattimento trovano comunque conforto nelle risultanze istruttorie altrimenti acquisite agli atti.… Leggi tutto: La mancata conferma dell’esposto in sede dibattimentale
- L’assenza dell’esponente all’udienza dibattimentale non ha di per sè rilevanza istruttoria favorevole all’incolpatoLa mancata partecipazione dell’esponente all’udienza dibattimentale per la quale sia stato convocato non rileva quale sostanziale “prova contraria” rispetto all’esposto stesso. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Favi), sentenza n. 111 del 14 aprile 2025 NOTA:In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Berti Arnoaldi Veli), sentenza n. 47 del 27 febbraio… Leggi tutto: L’assenza dell’esponente all’udienza dibattimentale non ha di per sè rilevanza istruttoria favorevole all’incolpato
- L’esposto disciplinare basato su prove (asseritamente) illeciteIl potere disciplinare è esercitabile d’ufficio e non presuppone un esposto, né un interesse dell’esponente; di conseguenza la procedibilità dell’azione disciplinare non è in alcun modo condizionata dall’asserita illegittimità delle modalità con cui l’esponente abbia documentato le condotte denunciate che potrebbe rilevare al più in sede di ammissione o valutazione delle prove. Consiglio Nazionale Forense… Leggi tutto: L’esposto disciplinare basato su prove (asseritamente) illecite
- L’esposto sottoscritto dal solo difensore non richiede la procura speciale prevista dal codice di rito penale o civileL’esposto disciplinare non è equiparabile alla denuncia/querela prevista dal codice di rito penale e non soggiace pertanto alle forme tipiche previste da detto codice né peraltro a quelle previste per il rito civile (trattandosi di procedimento avente natura amministrativa e non giurisdizionale) sicché, qualora l’esposto sia presentato a mezzo difensore, non è necessario che la… Leggi tutto: L’esposto sottoscritto dal solo difensore non richiede la procura speciale prevista dal codice di rito penale o civile
- La rilevanza (anche) disciplinare dell’uso di marche da bollo e contributi unificati già adoperati ovvero contraffattiSi rende responsabile della violazione dei doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 cdf), nonché del dovere di adempimento fiscale (art. 16 cdf), l’Avvocato che, per l’iscrizione a ruolo telematica di due giudizi, utilizza bolli e contributo unificato già adoperati, anche in ragione dell’idoneità della condotta ad ingenerare nel personale giudiziario un giudizio negativo… Leggi tutto: La rilevanza (anche) disciplinare dell’uso di marche da bollo e contributi unificati già adoperati ovvero contraffatti