Il COA di Genova chiede di sapere come possa l’avvocato che abbia ottenuto il titolo di specialista in diritto dei trasporti e della navigazione mantenere il titolo di specialista ove non siano disponibili corsi di formazione in tale materia.

La risposta al quesito risulta con chiarezza dal tenore dell’articolo 11 del Regolamento di cui al d.m. n. 144/2015, a mente del quale – in via alternativa rispetto a quanto previsto dall’articolo 10 del medesimo regolamento – il titolo di avvocato specialista può essere mantenuto anche dimostrando di avere esercitato nel triennio di riferimento in […]

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Il COA di Roma chiede di sapere se possa essere iscritto nell’elenco speciale dei docenti universitari di cui all’articolo 19, comma 2 della legge n. 247/12 il titolare di contratto di ricerca ai sensi dell’articolo 22 della legge n. 240/10, posizione in relazione alla quale è espressamente precluso l’accesso ai ruoli universitari.

L’elenco di cui all’articolo 19, comma 2 della legge n. 247/12 si riferisce unicamente ai docenti e ricercatori universitari a tempo pieno, ponendo una specifica eccezione – nel loro caso – alle norme in materia di incompatibilità con l’esercizio della professione forense.L’esercizio dell’opzione tra regime di tempo pieno e regime di tempo definito riguarda unicamente […]

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Il COA di Perugia chiede di sapere se possa essere annoverata – tra le attività formative – la frequenza dei corsi finalizzati alla preparazione di esami universitari in materie attinenti a quella giuridica (ad es. criminologia).

Le attività di aggiornamento e formazione che possono essere considerate valevoli ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo sono specificate dagli articoli 12 e seguenti del Regolamento n. 6/2014: tra di esse non figura la frequenza di corsi universitari finalizzati al superamento di esami di profitto, a meno che non si tratti di esami in corsi di […]

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Il COA di Lecco chiede di sapere quale sia il numero di crediti formativi da conseguire per l’anno 2025 e come gli stessi debbano essere ripartiti tra materie ordinarie e materie obbligatorie.

Sul punto, rileva la formulazione della delibera adottata dal CNF in data 13 dicembre 2024, a mente della quale: “nell’anno solare dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 ciascun iscritto adempie l’obbligo formativo di cui all’art. 11 della L. 247 del 31 dicembre 2012 mediante il conseguimento di minimo quindici crediti formativi, di cui almeno […]

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Il COA di Venezia chiede di sapere se, in sede di comunicazione all’iscritto dell’esposto nei suoi confronti, con contestuale invito a presentare controdeduzioni entro venti giorni, sia tenuto a trasmettere all’iscritto anche la relativa documentazione e, in caso contrario, come debbano essere gestite eventuali richieste di accesso agli atti prima della trasmissione degli atti al CDD.

La risposta è resa nei termini seguenti.L’attività posta in capo al COA dall’articolo 50 della legge n. 247/2012 e dall’articolo 11, comma 1 del regolamento CNF n. 2/2014 si limita a un obbligo di mera trasmissione degli atti al CDD, cui la norma unisce un adempimento funzionale ad anticipare l’esercizio del diritto di difesa da […]

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Il COA di Reggio Emilia chiede di sapere se il praticante assunto alle dipendenze dell’ufficio per il processo possa far valere – ai fini del computo delle udienze necessarie per la validazione del semestre di tirocinio – le udienze cui abbia assistito in qualità di addetto all’ufficio e se possa certificare a sé stesso la partecipazione a tali udienze.

La risposta è resa nei termini seguenti.Lo svolgimento di attività di lavoro subordinato alle dipendenze dell’ufficio del processo è compatibile con la prosecuzione del tirocinio forense, come specificato dal CNF con il parere reso in data 29 aprile 2022, inviato ai COA con lettera circolare del 10 maggio 2022.Il tirocinio, tuttavia, deve proseguire nelle forme […]

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Il COA di Santa Maria Capua Vetere chiede di sapere se sia compatibile con l’esercizio della professione l’apertura di una “sede centro raccolta CAF/ Patronato con delega di Rappresentante di Sindacato”.

Premesso che dal quesito non si evince né a cosa corrisponda l’apertura di una sede di Patronato, né in cosa consista la delega di Rappresentante di Sindacato né, infine, a quale titolo l’avvocato sarebbe coinvolto, si precisa quanto segue.I Patronati possono essere istituiti unicamente dai soggetti di cui all’articolo 2 della legge n. 152/2001 tra […]

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Il COA di Pavia chiede di sapere se i Patronati possano considerarsi tra i soggetti destinatari delle prescrizioni della legge n. 49/2023 in materia di equo compenso e se, in caso di risposta negativa, possano considerarsi conformi ai principi di dignità della professione e di proporzionalità dei compensi convenzioni stipulate dall’avvocato nelle quali quest’ultimo si impegni ad applicare compensi in misura inferiore di 4 o 5 volte inferiori alla soglia minima del parametro.

La risposta è resa nei termini seguenti.La legge n. 49/2023 – recante Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali – ha un ben preciso ambito di applicazione soggettivo: essa si applica, infatti, unicamente ai rapporti professionali regolati da convenzioni e aventi a oggetto attività “svolte in favore di imprese bancarie e assicurative nonché […]

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Il COA di Trani chiede di sapere se, alla luce della legge n. 49/2023, della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (e, in particolare, della sentenza del 25 gennaio 2024, in c. C-438/22, in tema di inderogabilità dei minimi tariffari) e dell’articolo 25-bis del Codice deontologico, una libera pattuizione del compenso inferiore alla soglia minima del parametro possa essere considerata “equa” e non sanzionabile.

La risposta è resa nei termini seguenti.La legge n. 49/2023 – recante Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali – ha un ben preciso ambito di applicazione soggettivo: essa si applica, infatti, unicamente ai rapporti professionali regolati da convenzioni e aventi a oggetto attività “svolte in favore di imprese bancarie e assicurative nonché […]

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Il CDD di Messina, premesso che – alla luce della sentenza n. 70/2025 della Corte costituzionale – La sopravvenuta cancellazione dall’Albo di un incolpato determina la definizione del procedimento disciplinare con declaratoria di estinzione, chiede di sapere se in tali ipotesi il CDD – evidentemente a conoscenza di una notizia di illecito che si assume commesso prima della cancellazione – debba/possa avviare un nuovo procedimento disciplinare nei confronti del detto incolpato qualora lo stesso ottenga la reiscrizione prima dell’intervenuta prescrizione dell’azione

Al quesito ha dato diretta risposta la stessa Corte costituzionale con la sentenza n. 70/2025, laddove ha precisato che l’estinzione del procedimento non fa venir meno la pretesa sanzionatoria nascente dal fatto contestato, così che, nel caso in cui il professionista, successivamente alla cancellazione, chieda di essere reiscritto, la stessa azione disciplinare, ove non ancora […]

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