Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Richiesta di compensi non dovuti – Comportamento non professionale e scorretto – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che esegua passivamente disposizioni altrui, limitandosi a sottoscrivere atti predisposti da estranei, e richiedendo per tale attività un compenso esoso e ingiustificato, viola le norme deontologiche cui deve essere improntata l’attività forense, che deve essere esercitata entro binari di correttezza assoluta, in ciò comprendendosi trasparenza, professionalità e decoro nei comportamenti. (Respinge ricorso avverso decisione […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Obbligo di prudenza e correttezza – Espressioni offensive nei confronti di magistrati e colleghi – Illecito deontologico – Sussiste.

Gli obblighi di prudenza e correttezza devono essere osservati anche nei colloqui con il cliente. Viola pertanto gli obblighi di prudenza e correttezza l’avvocato che, nei colloqui con il cliente, usi espressioni e pronunci giudizi offensivi nei confronti di magistrati e colleghi. (Respinge ricorso avverso decisione del C.d.O. di Pesaro del 13 novembre 1993). Consiglio […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Natura – Rinuncia al mandato – Obbligo di comunicazione.

Il rapporto cliente-avvocato si caratterizza per una serie di motivazioni informate al rispetto e alla fiducia. Pertanto, l’avvocato che intenda rinunciare al mandato ha l’obbligo di dare al cliente precisa notizia delle sue intenzioni. (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. di Pesaro del 21 aprile 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. De Mauro), […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Partecipazione a procedura di espropriazione immobiliare nella duplice veste di patrocinatore del debitore esecutato e di creditore intervenuto – Illecito disciplinare – Sussiste.

È censurabile la condotta dell’avvocato che abbia partecipato ad una procedura di espropriazione immobiliare nella duplice veste di patrocinatore del debitore esecutato e di creditore intervenuto. (Nella fattispecie il Consiglio ha ritenuto equa l’irrogazione della sanzione della sospensione dell’esercizio della professione per sei mesi). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Bari 3 ottobre […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Attività di mediatore – Violazione doveri di correttezza e di probità – Sussiste.

La richiesta di un compenso mediatorio da parte di un avvocato viola i doveri di correttezza e di probità che devono contraddistinguere l’esercizio della professione forense. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Bari 3 ottobre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Diego), sentenza del 4 marzo 1995, n. 20

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Mancanza di prove a carico – Proscioglimento.

In mancanza della prova che l’incolpato abbia tenuto un determinato comportamento, deve ritenersi che l’accusa non sia fondata e conseguentemente l’incolpato deve essere prosciolto. (Accoglie ricorso avverso decisione C.d.O. di Bolzano del 22 maggio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Panuccio), sentenza del 4 marzo 1995, n. 19

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita e con i terzi – Contrazione di debiti non onorati – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che si renda inadempiente alle numerose obbligazioni assunte sia nei confronti del clienti sia verso terzi, emettendo non pochi assegni a vuoto, e subendo conseguentemente i relativi procedimenti penali, viola con il proprio comportamento la propria dignità di professionista e quella dell’intera classe forense (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omessa diligenza nell’espletamento del mandato – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che svolga il mandato con incuria e mancanza di attenzione viola il principio fondamentale della deontologia forense, intesa come «scienza del dovere» ovvero come «etica professionale» (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione dell’avvertimento). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma del 15 ottobre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Rossi), […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Ritenzione di somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che trattenga ripetutamente somme di un certo importo, di spettanza del cliente, tiene un comportamento gravemente lesivo sia della propria dignità, sia del rapporto fiduciario tra cliente e professionista, sia, infine, del prestigio dell’intera categoria forense. (Nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della radiazione dall’Albo professionale). (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. […]

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