Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Delibera di sospensione cautelare – Mancata notifica della decisione entro il termine di quindici giorni – Natura ordinatoria.

L’inosservanza del termine di quindici giorni per la notifica della delibera con la quale il Consiglio dell’Ordine dispone la sospensione cautelare dall’esercizio dell’attività professionale, non determina alcuna nullità del provvedimento, ma rileva solo al fine di spostare il dies a quo del termine per l’impugnazione. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Latina, 7 giugno 1988). […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Delibera di sospensione cautelare – Impugnazione avanti il Consiglio Nazionale Forense – Giudizio di mera legittimità.

L’emanazione di un provvedimento di sospensione cautelare, fondato su una valutazione di incompatibilità dell’addebito con l’esercizio della professione, rientra nei poteri discrezionali esclusivi del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio Nazionale Forense, investito del ricorso contro tale provvedimento, ha una competenza di mera legittimità e non può sindacare l’opportunità dello stesso. (Rigetta ricorso contro deliberazione Consiglio Ordine […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di dignità e decoro – Assunzione di incarichi professionali durante il periodo della sospensione dall’esercizio della professione – Sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per mesi quattro.

La redazione di un ricorso per separazione di coniugi e l’autentica di una firma in calce ad un mandato sono tipici atti professionali. Il compimento di tali atti da parte dell’avvocato sospeso dall’esercizio dell’attività professionale (ancorché con la giustificazione che si sarebbe dato corso all’azione solo dopo il termine della sospensione) viola il decoro e […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Applicazione contestuale della sospensione cautelare e della pena disciplinare della sospensione per un anno – Impugnazione al Consiglio Nazionale Forense – Legittimità.

Il provvedimento cautelare di sospensione e quello disciplinare sono reciprocamente e tra di loro compatibili in quanto diversi per durata e scopo. Al Consiglio Nazionale Forense è comunque precluso l’esame di merito sull’opportunità del provvedimento di sospensione in quanto la relativa competenza a giudicare è di mera legittimità. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Terni, […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi e con i clienti – Patrocinio a favore di parti contrarie, apposizione della firma di un collega a margine di un verbale – Violazione dei doveri di lealtà e probità – Illecito deontologico – Censura.

L’avvocato che abbia prestato patrocinio per parti contrarie e abbia apposto la firma di un collega a margine di un verbale d’udienza, viola i doveri di lealtà e probità e lede il prestigio della classe forense. Nella fattispecie è stata applicata la sanzione della censura. (Accoglie ricorso contro decisione Consiglio Ordine Terni, 23 maggio 1992). […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Omesso espletamento delle mansioni affidate da un collega, omesse informazioni e omessa restituzione della documentazione – Violazione dovere di diligenza – Illecito deontologico – Avvertimento.

Il procuratore domiciliatario che non adempia all’incarico ricevuto con la dovuta diligenza, omettendo di informare il collega sull’andamento della pratica e di restituire al medesimo i documenti ricevuti, nonostante reiterate richieste, compromette la dignità propria e della classe forense. Nella fattispecie è stata applicata la sanzione dell’avvertimento. (Accoglie parzialmente ricorso contro decisione Consiglio Ordine Roma, […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Inadempimento al mandato – Violazione degli obblighi di lealtà e probità – Illecito deontologico – Sospensione dall’esercizio professionale per mesi due.

L’avvocato che ometta di promuovere le iniziative giudiziarie per le quali ha ricevuto espresso incarico (e si avvalga di pretesti fantasiosi per occultare al cliente la sua negligente condotta) viene meno agli obblighi di lealtà e probità e compromette con tale attività la dignità propria e dell’intero Ordine forense. Nella fattispecie è stata applicata la […]

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Elenco speciale annesso all’Albo – Domanda di iscrizione – Giudizio di primo grado avanti il Consiglio dell’Ordine – Delibera di rigetto – Impugnazione al Consiglio Nazionale Forense con ricorso depositato direttamente presso la segreteria del Consiglio Nazionale Forense – Inammissibilità.

È inammissibile il ricorso al Consiglio Nazionale Forense contro una delibera del Consiglio dell’Ordine in materia di tenuta albi, depositato direttamente presso la segreteria del Consiglio Nazionale Forense e non presso quella del Consiglio dell’Ordine. (Dichiara inammissibile ricorso contro decisione Consiglio Ordine Parma, 21 ottobre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Corpaci), sentenza […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Appropriazione di somme del cliente e omessa redazione di un rendiconto – Illecito deontologico – Sospensione dall’attività professionale per mesi otto.

L’appropriazione delle somme di un cliente e la mancata redazione di un rendiconto fallimentare, ancorché fatti di carattere colposo, violano, specie se ripetuti, i principi di diligenza, lealtà e correttezza e ledono il decoro e la dignità del professionista e dell’intera classe forense. Nella fattispecie è stata applicata la sanzione della sospensione per mesi otto. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Espressioni minacciose -Rapporti con i terzi – Illecito deontologico – Censura.

Il professionista forense che rivolga alla controparte frasi minacciose viene meno ai doveri di decoro e correttezza professionali e lede il prestigio della classe forense. Nella fattispecie è stata applicata la sanzione della censura. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Torino, 10 giugno 1991). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Corpaci), sentenza del 10 novembre […]

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