Il professionista che abbia richiesto un compenso manifestamente sproporzionato al valore dell’affare, e non giustificato sulla base della tariffa professionale, viene meno all’obbligo della dignità e della correttezza professionale. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Pavia, 13 maggio 1991). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Montalto), sentenza del 16 marzo 1994, n. 30