La mancata comunicazione di apertura del procedimento disciplinare

Il procedimento disciplinare di primo grado ha natura amministrativa e, come tale, improntato alla semplicità e libertà di forme, con l’unico limite della non comprimibilità del diritto di difesa. Conseguentemente, l’omessa comunicazione all’interessato dell’apertura del procedimento non costituisce motivo di nullità del procedimento qualora il destinatario abbia avuto comunque la conoscenza effettiva e completa del […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano chiede di sapere se un praticante iscritto al relativo registro il 16 aprile 2009, successivamente cancellato a domanda il 3 ottobre 2014 senza avere richiesto il rilascio del certificato di compiuta pratica, ed infine reiscrittosi il 16 ottobre 2014 sia legittimato, al termine del compiuto periodo di 18 mesi di pratica (di cui all’art. 41, comma 5, legge n. 247/2012), a chiedere il rilascio del certificato anzidetto, ovvero se ciò non gli sia impedito dall’intervenuto decorso di sei anni dalla data in cui, per la prima volta, aveva iniziato la pratica forense.

La commissione rende il parere nei termini di seguito esposti. Ogni laureato in giurisprudenza ha diritto ai sensi dell’art. 8 del R.D.L. n. 1578/1933, tuttora applicabile, di essere iscritto al registro speciale dei praticanti avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati avente sede nel Tribunale del circondario nel quale risiede. A ciò, quindi, non osta […]

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Il COA di Bologna chiede se sia necessaria la trasmissione dell’indirizzo PEC al Consiglio dell’Ordine d’appartenenza da parte dell’iscritto all’Albo; e se tale indirizzo sia requisito necessario per l’iscrizione all’Albo e per il mantenimento della iscrizione stessa. Conseguentemente il Consiglio chiede se vi sia facoltà od obbligo in capo al Consiglio di procedere d’ufficio alla cancellazione dall’Albo degli iscritti che non abbiano comunicato l’indirizzo PEC.

In risposta al quesito posto, dopo ampia discussione, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel modo seguente. Si deve premettere che la legge n. 247 del 31 dicembre 2012 (Nuova disciplina dell’ordinamento forense), all’art. 7, co. 2, dispone “Gli Ordini professionali presso cui i singoli avvocati sono iscritti pubblicano in apposito elenco, consultabile dalle pubbliche […]

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La violazione dell’impegno a valutare una proposta transattiva relativa a compensi professionali di un altro avvocato

In tema di ordinamento professionale forense, costituisce illecito disciplinare il mancato assolvimento dell’impegno assunto dinanzi al Consiglio dell’Ordine di valutare una proposta transattiva formulata in relazione al pagamento di onorari professionali in favore di un altro avvocato, giacché tale condotta non è ricollegabile all’esercizio del diritto di difesa nell’ambito del procedimento disciplinare, che può concretizzarsi […]

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La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti del COA

In tema di ordinamento professionale forense, non costituisce illecito disciplinare, sanzionato dall’art. 24, secondo capoverso, del relativo codice deontologico, la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del Consiglio dell’ordine di chiarimenti, notizie o adempimenti in relazione ad un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. (Cassa con rinvio, Cons. Naz. Forense Roma, […]

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La mancata comunicazione di apertura del procedimento all’incolpato e al P.M.

Le funzioni esercitate in materia disciplinare dai Consigli territoriali dell’Ordine degli avvocati e il relativo procedimento, rivestono natura amministrativa e non giurisdizionale, con la conseguenza che, qualora il Consiglio dell’Ordine proceda a raccogliere informazioni e documentazione ai sensi dell’art. 47 del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37, la mancata comunicazione di apertura del procedimento all’incolpato […]

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La ricusazione dell’intero consiglio dell’ordine è inammissibile

In tema di procedimento disciplinare a carico di avvocati, è inammissibile l’istanza di ricusazione che investa la totalità dei membri del locale Consiglio dell’Ordine, (nella specie, fondata sul rilievo che i componenti chiamati a decidere del merito della contestazione disciplinare fossero gli stessi che avevano istruito il procedimento), perché l’istituto della ricusazione può essere adoperato […]

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Il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento dell’incolpato

Nel giudizio disciplinare dinanzi al Consiglio Nazionale Forense, l’incolpato, se ha diritto ad ottenere il rinvio della seduta in presenza di una situazione di legittimo impedimento, tanto che, ove ciò non accada, la decisione presa risulta affetta da vizio di legittimità per violazione di norma sul procedimento, ha però l’onere di rappresentare e documentare l’ostacolo […]

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L’audizione di un futuro teste presso il proprio studio legale

Costituisce violazione deontologica di rilevanza disciplinare ai sensi dell’art. 52 del codice deontologico forense, l’audizione di un futuro teste, da parte di un legale presso il suo studio, alla presenza di collaboratori del professionista, trattandosi di una condotta non rivolta allo svolgimento della legittima attività di valutazione della rilevanza defensionale delle informazioni in possesso del […]

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La sospensione dall’esercizio della professione per omesso versamento dei contributi previdenziali

In tema di sanzioni disciplinari a carico di avvocati, il provvedimento di sospensione a tempo indeterminato all’esercizio della professione, adottato “ex legibus” nn.536 del 1949 e 576 del 1980 è dotato di efficacia immediata, e priva, fin dal momento della sua adozione, l’avvocato che ne venga colpito, del diritto di esercitare la professione, senza che, […]

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