L’obbligo di attendere in udienza l’arrivo del collega avversario

Contravviene ai doveri di lealtà, correttezza e colleganza l’avvocato che, pur avvertito del ritardo incolpevole della controparte all’udienza (nella specie dovuto ad un pneumatico forato), dopo un’attesa di appena 5 minuti chieda al Giudice di dare atto dell’assenza del collega e di trattare la causa fissata per l’escussione delle prove orali avversarie con conseguente decadenza […]

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L’accordo con la controparte assistita da collega

E’ obbligo deontologico, che discende dai principi generali di correttezza e lealtà verso i colleghi, non prendere accordi con la controparte né comunque partecipare ad accordi intervenuti con la stessa, quando sia assistita da un avvocato, senza che quest’ultimo sia avvertito. Tale obbligo sussiste anche nell’ipotesi in cui la controparte si impegni ad avvertire il […]

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L’avvocato che subentri al collega senza adoperarsi per il saldo commette un illecito permanente (per il quale, finché perdura, non decorre prescrizione)

Qualora la condotta ascritta al professionista abbia natura omissiva, il termine di prescrizione non inizia il suo decorso finché non cessi la condotta incriminata, che nella specie assume i connotati della continuità e della permanenza (Nella specie, il professionista subentrava al collega senza preoccuparsi di sapere se i suoi onorari fossero stati saldati o adoperarsi per […]

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L’obbligo di adoprarsi per il pagamento della parcella del collega non è escluso dalla conflittualità di questo con il cliente

I rapporti conflittuali tra il cliente ed il collega cui si sia subentrati non valgono di per sè ad escludere l’obbligo del nuovo difensore di avvertire il collega sostituito e di adoprarsi affinché il cliente soddisfi le sue richieste economiche, con onere della prova dell’assolvimento di tale obblighi a carico del professionista subentrante (Nel caso […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Azione giudiziaria nei confronti di altro collega – Dovere di preventiva comunicazione – Limiti – Pregiudizio del diritto da tutelare – Nozione – Competenza territoriale – Illecito omissivo – Consumazione

L’adempimento dell’obbligo previsto dall’art. 22 canone II c.d.f. nell’attuale formulazione, deve ritenersi soddisfatto nel concorso di tre requisiti: quello formale, consistente nell’adozione dello scritto quale veicolo della comunicazione; quello sostanziale, consistente nel rendere chiara l’intenzione di chi comunica che agirà in giudizio; l’ultimo, anch’esso di carattere sostanziale, consistente nel palesare la ragione dell’iniziativa. Mentre il […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di colleganza e collaborazione – Rapporti con il C.d.O. – Omessi chiarimenti – Silenzio – Diritto di difesa – Rilevanza – Art. 24, I e II canone, c.d.f. – Differenza.

Le ipotesi contemplate dai primi due canoni dell’art. 24 c.d.f., ancorché entrambe palesemente riferite all’avvocato nei cui confronti sia stata sollevata una questione disciplinare, ne distinguono tuttavia la posizione in relazione alle diverse fasi procedimentali nelle quali si svolge l’obbligo dell’iscritto di collaborare con il C.d.O. per l’attuazione delle finalità istituzionali di tale organismo pubblico […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Espressioni sconvenienti ed offensive – Art. 20 e 23 C.D.F.

Pone in essere un comportamento contrario agli artt. 20 e 23 del Codice Deontologico, suscettibile di essere sanzionato con l’avvertimento, il professionista che, in una nota indirizzata a mezzo fax alla collega avversaria, insinui sia pur sottilmente che la condotta di quest’ultima possa assumere rilevanza penale anche sotto il profilo morale del concorso nel fatto […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Omessa comunicazione al C.d.O. di azione contro il collega – Illecito deontologico – Ipotesi di insussistenza.

Pone in essere un comportamento deontologicamente corretto l’avvocato che, agendo giudizialmente verso un collega ometta, ex art. 23 c.d.f., di dare comunicazione al C.d.O. per il tentativo di conciliazione ove l’azione sia a carattere penale e sia stata iniziata per un reato ricorribile d’ufficio, non assoggettabile a conciliazione; il vincolo di colleganza, infatti, non può […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di colleganza – Dovere di difesa – Azione contro il collega per la tutela del proprio assistito – Legittimità.

Il principio e il vincolo di colleganza non può spingersi sino a invalidare il fondamentale dovere di fedeltà nella tutela degli interessi del cliente e di una corretta esecuzione del mandato; è pertanto legittimo il comportamento del professionista che, incaricato dal suo cliente, dopo aver tentato una bonaria conciliazione, agisca penalmente nei confronti di un […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di colleganza – Dovere di difesa – Dovere di correttezza – Produzione di documento tratto dal fascicolo di altro procedimento – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante il professionista che produca in giudizio la copia di un atto della controparte, prelevandolo dal fascicolo di un altro processo al quale era estraneo il proprio cliente, a nulla rilevando l’eventualità che tale comportamento sia stato posto in essere nell’esercizio della difesa del cliente stesso. (Nella specie è […]

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