Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare, sicché il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare ammissibilità, rilevanza e conferenza delle prove dedotte. Non è pertanto censurabile, né può determinare la nullità della decisione, la mancata audizione dei testi indicati ovvero la mancata acquisizione di documenti, quando risulti che il […]

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Il COA di Forlì Cesena formula quesiti in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dall’esercizio della professione, chiedendo in particolare: 1) se detto obbligo possa ritenersi gravante anche sui praticanti abilitati al patrocinio (ai sensi della normativa previgente) o al patrocinio sostitutivo (ai sensi della normativa vigente); 2) quale sia il soggetto gravato dall’obbligo di stipulare la polizza infortuni per i dipendenti, i praticanti e i collaboratori.

Quanto al quesito sub 1, si osserva che la lettera della legge è chiara nell’individuare il soggetto obbligato, limitando l’obbligo agli avvocati, nonché alle associazioni o società tra professionisti. A rigore, pertanto, tale obbligo non può ritenersi gravante sugli iscritti nel Registro del Tirocinio: ciò non esclude, come correttamente rappresentato dal COA nelle proprie comunicazioni […]

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Il dovere di verità nei rapporti con i colleghi

L’avvocato non assume responsabilità per la ricostruzione dei fatti fornitagli dal cliente, ma deve astenersi tanto da accuse consapevolmente false (art. 50 ncdf, già art. 14 codice previgente) quanto da critiche personali verso il collega (art. 42 ncdf, già art. 29 codice previgente). Pertanto, laddove un avvocato si trovi nella condizione di non poter seguire […]

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