Illecito spacciare per propri clienti dei figuranti appositamente ingaggiati a fini autopromozionali

L’avvocato non deve abbracciare qualunque causa ma solo quelle lecite: non può pertanto assurgere alla dignità di causa da difendere quella dell’autopromozione, perché il nesso funzionale che unisce l’attività professionale con l’esercizio di difesa non deve essere strumentalmente utilizzato a fini egoistici per organizzare, “sub specie” di informazione circa un servizio reso a tutela dei […]

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L’uso (illecito) di telefonino da parte di un cliente detenuto

L’avvocato non ha l’obbligo di denunciare all’autorità giudiziaria la circostanza che un proprio cliente detenuto utilizzi illecitamente un proprio apparecchio di telefonia mobile in violazione dell’art. 39 del D.M. 230 del 30/6/2000, giacché un tale onere non è previsto a suo carico né dagli artt. 331 e 333 c.p. né dal vigente codice deontologico, il […]

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La spendita della falsa qualità di magistrato onorario

Costituisce illecito deontologico il comportamento dell’avvocato che si affermi falsamente magistrato onorario (Nel caso di specie, il professionista aveva affisso nel proprio studio una targa in cui si attribuiva, falsamente, la qualità di GOT). Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Picchioni), sentenza del 13 dicembre 2014, n. 188 NOTA: In arg. cfr. pure Consiglio Nazionale […]

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L’avvocato deve rifiutarsi di prestare la propria attività in operazioni (quantomeno) sospette

L’avvocato deve rifiutare di ricevere o gestire fondi che non siano riferibili a un cliente esattamente individuato e, in ogni caso, deve rifiutare di prestare la propria attività quando dagli elementi conosciuti possa fondatamente desumere che essa sia finalizzata alla realizzazione di una operazione illecita (Nel caso di specie, quale presunta attività di beneficenza a […]

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