L’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna, divenuta definitiva ex art. 653 c.p.p., ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all’affermazione che l’incolpato lo ha commesso; mentre al consiglio dell’ordine residua solo la valutazione della rilevanza disciplinare dei fatti stessi. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, […]

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La sospensione necessaria del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale

Nell’ipotesi di addebito disciplinare per gli stessi fatti contestati in sede penale, la sospensione del procedimento disciplinare si impone come necessaria ai sensi dell’art. 295 c.p.c. fino alla definizione del procedimento penale, in quanto dalla definizione del secondo può dipendere, conformemente alla lettura del riformato art. 653 c.p.p., quella del primo. Tale sospensione (che preclude […]

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L’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna, divenuta definitiva ex art. 653 c.p.p., ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all’affermazione che l’incolpato lo ha commesso; mentre al consiglio dell’ordine residua solo la valutazione della rilevanza disciplinare dei fatti stessi. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. […]

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La sospensione necessaria del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale

Qualora l’addebito disciplinare riguardi gli stessi fatti contestati in sede penale, si impone la sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale. Tale pregiudizialità, che opera anche nella fase amministrativa del procedimento, determina un ostacolo al diritto di procedere, con la conseguenza che il termine di prescrizione non decorre fino al passaggio in giudicato […]

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Il quesito (del COA di Massa Carrara) verte sulla necessità di disporre l’apertura di un procedimento disciplinare nei riguardi di un iscritto sottoposto a procedimento penale, a prescindere dalla gravità del reato contestato.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ribadisce la necessità di attenersi al dettato dell’art. 44 comma 1° del R.D.L. 27.11.1933 n. 1578 ove viene statuito che «l’avvocato che sia stato sottoposto a procedimento penale è sottoposto anche, qualora non sia stato radiato a termini dell’art. 42, a procedimento disciplinare per […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento penale e disciplinare – Sentenza penale irrevocabile di condanna – Accertamento dei fatti posti a base dell’incolpazione – Rilevanza

Qualora i fatti posti a base dell’incolpazione siano stati definitivamente accertati in sede penale, la sentenza irrevocabile di condanna ha in sede disciplinare efficacia di cosa giudicata ex art. 653 c.p.p. quanto alla loro materiale sussistenza, alla loro illiceità penale ed alla affermazione della loro commissione da parte dell’imputato, ancorché di essi il giudice disciplinare […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti con il giudicato penale – Sentenza irrevocabile di condanna – Efficacia di giudicato – Rilevanza.

Sono da ritenere disciplinarmente rilevanti perché violativi degli obblighi di condotta specchiatissima ed illibata i comportamenti di atti sessuali, sia pure consumatisi nella sfera privata ai danni della figlia minore, per i quali l’incolpato medesimo abbia subito procedimento penale conclusosi con sentenza penale irrevocabile di condanna che, ai sensi dell’art. 653 c.p.p., spiega efficacia di […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e penale – Contestuale pendenza procedimento penale – Sospensione procedimento disciplinare – Presupposti – Identità dei fatti – Prescrizione dell’azione disciplinare – Dies a quo – Passaggio in giudicato della sentenza penale

In tema di procedimento disciplinare derivante da fatti costituenti reato per cui sia iniziata un’azione penale, il termine di prescrizione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza penale. Per effetto della modifica dell’art. 653 c.p.p. disposta dall’art. 1 della l. n. 97/01, qualora l’addebito abbia ad oggetto gli stessi fatti contestati in sede penale, si […]

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Il COA di Catanzaro ha segnalato il caso di un laureato in giurisprudenza, già iscritto nel Registro dei Praticanti, e poi cautelativamente sospeso a seguito della notifica di un’informazione di garanzia relativa a fatti di corruzione, falso materiale ed ideologico commessi sia dal pubblico ufficiale che dal privato, soppressione, distruzione ed occultamento di atti, nonché di esercizio abusivo della professione, fatti tutti riconducibili alla ipotizzata falsificazione di verbali attestanti il positivo superamento di esami. Essendo stato successivamente cancellato dal registro anzidetto a fronte di sentenza di applicazione pena ex art. 444 c.p.p. (che ha altresì comportato la declaratoria di falsità del certificato di laurea) si chiede se lo stesso soggetto possa, avendo ora conseguito legittimamente il diploma di laurea in giurisprudenza, essere nuovamente iscritto al Registro dei praticanti.

I reati contestati, riportati nella richiesta di parere, esulano dalla previsione di cui all’art. 42, u.c. l.p.f.. Peraltro, la rilevanza di giudicato, ai sensi dell’art. 653, comma 1-bis c.p.p., delle sentenze di applicazione pena in sede di procedimento disciplinare (si veda, per tutte, Cass., sez. un., 09 aprile 2008, n. 9166), impone la rigorosa valutazione […]

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