Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili richiede se il CNF abbia mutato orientamento (rispetto a quanto espresso nel proprio parere n. 64 del 2016) in ordine alla partecipazione di un avvocato ad una Società tra Professionisti ex Lege n. 183/2011.

Ebbene, con il precedente parere n. 64 del 2016, il CNF ebbe modo di evidenziare sotto il profilo sostanziale quanto segue.(i) Innanzitutto, l’art. 18, comma 1, lett. c) della Legge n. 147/2012, sancisce che la professione di avvocato è incompatibile “con la qualità di socio illimitatamente responsabile o di amministratore di società di persone, aventi […]

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Il COA di Locri formula tre quesiti, in relazione alla possibilità di scomputare dal periodo di cinque anni necessario per la reiscrizione a seguito di radiazione – in applicazione dell’articolo 657 c.p.p. – il periodo di sospensione disciplinare già sofferta “comminata per altro fatto” e “annullata dal CNF in data antecedente all’esecutività del provvedimento di radiazione dall’Albo”. Un tanto è richiesto sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti domanda di reiscrizione al medesimo Ordine (primo quesito) sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti la domanda di iscrizione presso altro Ordine (secondo quesito). In relazione a entrambe le eventualità il COA di Locri chiede di sapere se il COA chiamato ad esaminare la domanda di reiscrizione sia competente a decidere sulla domanda di fungibilità e, in caso di risposta affermativa, se lo sia anche qualora la sanzione della radiazione sia stata comminata “da altro COA o da altro CDD”.

Preliminarmente, deve rilevarsi che la formulazione dei quesiti non appare del tutto chiara, in quanto fa riferimento all’esecuzione di sospensione “disciplinare” poi “annullata dal CNF”: al riguardo, non può che ricordarsi che, ai sensi dell’articolo 61, comma 3 della legge n. 247/12, la proposizione del ricorso al CNF sospende l’esecuzione del provvedimento. Non a caso, […]

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Il COA di Lagonegro chiede di sapere come procedere in relazione all’integrazione del CDD, qualora non risulti applicabile – per assenza del numero di candidati sufficiente – la disposizione di cui all’articolo 5, comma 4 del Regolamento CNF n. 1/2014, a mente della quale: “Qualora il numero dei componenti del Consiglio distrettuale di disciplina, determinato in ambito distrettuale ai sensi dell’art. 50, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, sia superiore a quello risultante dalla sommatoria di tutti gli eleggibili da parte dei singoli Consigli dell’Ordine, determinato ai sensi dell’art. 1, comma 2 del presente regolamento, l’individuazione degli ulteriori componenti necessari ad integrare il Consiglio distrettuale di disciplina avviene nell’ambito dei primi dei non eletti all’interno di quegli Ordini che siano portatori di resti, con l’attribuzione di un componente ciascuno, procedendosi all’assegnazione secondo un criterio di precedenza inversa rispetto al numero degli iscritti”. Chiede, in particolare, se si possa o si debba procedere ad elezioni suppletive qualora l’Ordine portatore di resti e con minor numero di iscritti non abbia un numero di candidati sufficiente all’assegnazione; e se dette elezioni suppletive possano tenersi prima della proclamazione degli eletti.

Al primo quesito può essere data risposta affermativa. Nel parere deliberato nella seduta del 27 maggio 2022 su quesito del COA di Catania e relativo al caso – solo parzialmente analogo – in cui a seguito di morte di uno dei componenti del locale CDD si sarebbe dovuto far luogo allo scorrimento, come primo dei […]

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Il COA di Pesaro chiede di sapere quale sia la data di scadenza del mandato di un Consiglio dell’Ordine eletto nel gennaio 2020, premesso che il precedente Consiglio – eletto a giugno 2019 – è decaduto per dimissioni ed è stato commissariato dal settembre 2019 al gennaio 2020.

La risposta è resa nei termini seguenti. La durata dei Consigli dell’Ordine è disciplinata dall’articolo 28, comma 7, primo periodo della legge n. 247/12, a mente del quale: “Il consiglio dura in carica un quadriennio e scade il 31 dicembre del quarto anno”. Tale disposizione è espressamente richiamata dall’articolo 17, comma 3, secondo periodo della […]

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Il COA di Modena chiede di sapere se sia conforme alla legge professionale vigente (art. 23 L. 31-12-2012 n. 247) la costituzione di un Ufficio unico avvocatura (senza personalità giuridica) incardinato presso l’ente Provincia, nel quale operino avvocati dipendenti del medesimo ente Provincia distaccati presso l’Ufficio unico avvocatura oppure avvocati in posizione di comando (siccome provenienti da altri enti pubblici), delle cui prestazioni professionali possano avvalersi tutti i comuni che rientrino nell’ambito territoriale della Provincia medesima, sulla base di apposite convenzioni stipulate dai Comuni e dalla Provincia.

La giurisprudenza richiamata nel quesito (Tar Lombardia, sent. n. 1608/2016 e Cons. Stato, sez. V, n. 2731/2017) è conforme al consolidato orientamento espresso dal Consiglio nazionale forense con il proprio parere n. 21/2013. A mente di tale parere – e della giurisprudenza riportata nel quesito – la possibilità riconosciuta agli enti (in questo caso, enti […]

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Il COA di Pordenone formula quesito in merito “alla sussistenza o meno dell’obbligo di iscrizione nell’elenco speciale dei docenti e ricercatori universitari a tempo pieno per un avvocato iscritto in un Albo italiano con domicilio professionale in Italia, ma residente all’estero in nazione UE, che ha accettato un incarico da ricercatore universitario a tempo pieno in diritto internazionale presso l’Università di Copenaghen, con la qualifica di Assistant Professor”.

Dal quesito si evince trattarsi di un avvocato iscritto in Italia e ivi avente domicilio professionale, ma residente all’estero. A tali avvocati, che pure possono rimanere iscritti nell’Albo, continuano ad applicarsi le cause di incompatibilità, ivi prevista quella derivante dallo svolgimento di attività di lavoro subordinato (cfr. pareri nn. 59/2018 e 63/2014).Se è vero che […]

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Il COA di Torre Annunziata formula quesito in merito all’interpretazione dell’articolo 1, comma 7-ter del d.l. n. 80/2021, in relazione agli iscritti assunti all’esito del superamento del concorso concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di complessive n. 2.800 unità di personale non dirigenziale di Area III – F1 o categorie equiparate nelle amministrazioni pubbliche con ruolo di coordinamento nazionale nell’ambito degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 Serie Speciale Concorsi ed esami n. 27 del 6 aprile 2021. Assume il COA che si tratti di assunzioni rientranti nel regime di compatibilità di cui all’art. 1 co 7 ter D.L. 80/2021, in quanto legate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Chiede pertanto di sapere se possa ritenersi derogata, in tali fattispecie, la previsione in materia di incompatibilità, fermo restando l’impegno degli iscritti assunti a non assumere incarichi in conflitto con l’Ente presso cui svolgono l’attività.

La risposta deve essere resa avuto riguardo alla chiara previsione di cu i all’articolo 1, comma 7-ter del d.l. n. 80/2021, a mente del quale “per i professionisti assunti a tempo determinato con le modalità di cui ai commi 4 e 5, lettera b), non è richiesta la cancellazione dall’albo, collegio o ordine professionale di […]

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Il COA di Bergamo formula due quesiti.

Con il primo, si interroga sulla sussistenza dell’incompatibilità di cui all’articolo 18, lett. c) in relazione alla posizione del “presidente di consiglio di amministrazione con poteri individuali di gestione” quando la sussistenza o meno di tali poteri non risulti dallo statuto della società.Sul punto, si richiama anzitutto il parere n. 45 del 2017, nel quale […]

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Il COA di Siracusa formula quesito in merito agli effetti del mancato invio del modello 5. Chiede di sapere, in particolare, quale sia la natura – e cioè amministrativa ovvero disciplinare – della sospensione di cui all’articolo 17, comma 5, della legge n. 576/1980 (come modificato dall’articolo 9, comma 2, della legge n. 141/1992) e, nel caso in cui se ne ritenga la natura disciplinare, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati abbia il potere di deliberare la sospensione dell’iscritto a tempo indeterminato dall’esercizio della professione, o debba limitarsi all’avvio del procedimento disciplinare ai sensi dell’art. 50 c. 4 della sopraggiunta L. 247/2012.

L’articolo 17, comma 5, della legge n. 576/1980 prevede che “l’omissione della comunicazione, il ritardo oltre i 90 giorni o la non conformità al vero non seguita da rettifica entro 90 giorni dalla scadenza del termine, vengono segnalati dalla Cassa al competente Consiglio dell’ordine per la valutazione del comportamento dell’iscritto sul piano disciplinare. In ogni […]

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Il COA di Santa Maria Capua Vetere chiede di sapere se la disposizione di cui all’articolo 17, comma 10, lett. b) a mente della quale la cancellazione d’ufficio del praticante può essere disposta “dopo il rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per la prima volta, della pratica. L’iscrizione può tuttavia permanere per tutto il tempo per cui è stata chiesta o poteva essere chiesta l’abilitazione al patrocinio sostitutivo” si applichi anche ai tirocini iniziati prima dell’entrata in vigore della predetta disposizione.

A quesito analogo aveva dato risposta il parere n. 42/2021, in risposta a quesito del COA di Palermo relativo alla possibilità di rilasciare il certificato di compiuta pratica ai tirocinanti già iscritti alla data di entrata in vigore della legge n. 247/12, anche una volta decorso il termine di sei anni di cui all’articolo 17, […]

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