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- In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinareIl procedimento disciplinare è di natura accusatoria, sicché va accolto il ricorso avverso la decisione del Consiglio territoriale allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla… Leggi tutto: In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare
- Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebitoL’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della… Leggi tutto: Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito
- Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinareIl Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza degli esposti deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con le risultanze documentali acquisite… Leggi tutto: Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare
- Procedimento disciplinare e principio di acquisizione della provaIl principio dell’onere della prova non implica affatto che la dimostrazione dei fatti costitutivi debbano ricavarsi esclusivamente dalle prove offerte da colui che è gravato dal relativo onere, senza potere utilizzare altri elementi probatori acquisiti al processo. Nel vigente ordinamento processuale, infatti, vige il principio di acquisizione, secondo cui le risultanze istruttorie, comunque ottenute e… Leggi tutto: Procedimento disciplinare e principio di acquisizione della prova
- La rilevanza istruttoria in sede deontologica delle prove raccolte nel processo penaleIl giudice disciplinare può utilizzare anche ad esclusiva base del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale, salva sempre, tuttavia, l’autonomia della valutazione sulla rilevanza disciplinare del fatto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Patelli, rel. Atzori), sentenza n. 30 del 26 febbraio 2024
- Procedimento disciplinare: la richiesta istruttoria in sede di gravameLo svolgimento di attività istruttoria nella fase giurisdizionale avanti il Consiglio Nazionale Forense ha natura del tutto eccezionale e ad essa può farsi ricorso solo in presenza di temi e fonti di prova che possono assumere valenza decisiva ai fini del giudizio. Tale sicuramente non è l’audizione dell’incolpato, specie quando il giudizio di responsabilità è… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la richiesta istruttoria in sede di gravame
- Al giudice della deontologia spetta il potere di applicare la sanzione disciplinare ritenuta adeguataAgli organi disciplinari (in prima istanza il CDD e quindi il CNF in sede di appello) è riservato il potere di applicare la sanzione ritenuta adeguata, sulla scorta di discrezionalità e prudente apprezzamento, alla gravità ed alla natura del comportamento deontologicamente non corretto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 28 del… Leggi tutto: Al giudice della deontologia spetta il potere di applicare la sanzione disciplinare ritenuta adeguata
- I fondamentali princìpi della deontologiaI concetti di probità, dignità e decoro costituiscono doveri generali e concetti guida, a cui si ispira ogni regola deontologica, giacché essi rappresentano le necessarie premesse per l’agire degli avvocati, e mirano a tutelare l’affidamento che la collettività ripone nella figura dell’avvocato, quale professionista leale e corretto in ogni ambito della propria attività. Consiglio Nazionale… Leggi tutto: I fondamentali princìpi della deontologia
- La mancata proposizione di querela o di azione in sede civile non mina la credibilità dell’esposto disciplinareLa mancata proposizione di querela da parte dell’esponente non incide sull’attendibilità dello stesso, perché rientra nel novero delle scelte personali quello di attivarsi in sede penale o civile oltre che in sede disciplinare, che peraltro appare, spesso non a torto, quella più efficace nell’ottica di vedere il professionista raggiunto da una sanzione effettivamente afflittiva, come… Leggi tutto: La mancata proposizione di querela o di azione in sede civile non mina la credibilità dell’esposto disciplinare
- La mancata restituzione di quanto ricevuto in deposito fiduciarioLa mancata restituzione di denaro o documentazione ricevuta in deposito fiduciario costituisce illecito disciplinare per violazione dei doveri di correttezza, diligenza, probità e dignità. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Gagliano), sentenza n. 28 del 26 febbraio 2024
- La prorogatio nel caso di revoca del mandato professionaleAl pari della rinuncia al mandato, la revoca dello stesso da parte del cliente non produce effetto immediato: pur se revocato, il difensore continua nell’attività di assistenza fino a quando non intervenga un nuovo difensore o sia decorso l’eventuale termine a difesa, sicché non è corretto disinteressarsi dell’assistito prima che ciò si verifichi. Consiglio Nazionale… Leggi tutto: La prorogatio nel caso di revoca del mandato professionale
- L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)Integra inadempimento deontologicamente rilevante al mandato (art. 26 cdf) e violazione doveri di probità, dignità e decoro (art. 9 cdf) la condotta dell’avvocato che, dopo aver accettato incarichi difensivi ed aver ricevuto dal cliente somme a titolo di anticipi sulle relative competenze, abbia omesso di dare esecuzione al mandato professionale ed abbia fornito all’assistito, a… Leggi tutto: L’inadempimento al mandato professionale (e le false rassicurazioni al cliente)
- Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponenteL’attività istruttoria espletata dal consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti, che rappresentano certamente il criterio logico-giuridico inequivocabilmente a favore della… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la rilevanza probatoria delle dichiarazioni dell’esponente
- Il procedimento disciplinare è attivabile anche d’ufficio (quindi non presuppone un esposto né un interesse dell’esponente)Ai sensi degli artt. 50 e 51 L. n. 247/2012 (già art. 38 R.D.L. n. 1578/33), il Consiglio territoriale ha il potere-dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare e l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare rilevante, che può essere costituita anche dalla denuncia di persona non direttamente… Leggi tutto: Il procedimento disciplinare è attivabile anche d’ufficio (quindi non presuppone un esposto né un interesse dell’esponente)
- L’appropriazione indebita costituisce illecito permanenteL’appropriazione indebita costituisce illecito deontologico permanente. Conseguentemente, il relativo dies a quo prescrizionale va individuato nel momento cui: 1) il professionista ponga fine all’omissione ovvero effettui il comportamento positivo dovuto, oppure 2) sollecitato in tal senso, opponga il rifiuto affermando l’asserita legittimità del proprio contegno, con la precisazione che tale diritto debba essere rivendicato espressamente… Leggi tutto: L’appropriazione indebita costituisce illecito permanente