CODICE deontologico forense – mancata informazione sullo stato della pratica – violazione deontologica – sussiste.

La violazione deontologica contestata, obbligo di provvedere all’adempimento di obbligazioni assunte nei confronti dei terzi (ex art. 64 CDF), sussiste anche a prescindere dalla notorietà dei fatti, poiché in ogni caso l’immagine dell’avvocato risulta compromessa anche agli occhi dei creditori e degli operatori del diritto (quali giudici ed ufficiali giudiziari), pregiudicando gravemente quell’affidamento che la […]

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CODICE deontologico forense – “Modello 5” – mancato invio – conseguenze.

Il mancato invio del modello 5 comporta, da una parte, la (sanzione amministrativa della) sospensione a tempo indeterminato (inflitta osservando le regole del procedimento disciplinare) irrogata del Consiglio dell’Ordine di appartenenza ed è revocata dal Presidente del COA allorquando l’iscritto dimostri di avere adempiuto ai suoi obblighi e, dall’altra, tale omissione, costituisce un illecito deontologico sanzionabile disciplinarmente […]

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CODICE deontologico forense – decoro – nozione.

L’avvocato “non dovrà fare nulla che possa nuocere alla reputazione propria e dell’avvocatura in generale e che possa compromettere la fiducia del pubblico negli avvocati. Questo non significa che l’avvocato debba essere perfetto, ma che deve evitare comportamenti indecorosi, sia nell’esercizio della professione che in altre attività che nella vita privata, tali da gettare discredito […]

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CODICE deontologico forense – condotta irreprensibile – tossico dipendenza – incompatibilità con l’esercizio della professione.

La grave condizione di tossicodipendenza dell’incolpato, a cui si ricollegano le violazioni deontologiche poste in essere dallo stesso, si pongono in assoluto ed insuperabile contrasto con tutti i principi generali della professione forense, tali da legittimarne la massima sanzione privandolo così dell’uso del titolo. La condotta di cui al capo d’incolpazione tenuta dall’incolpato, ma ancor prima […]

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CODICE deontologico forense – produzione in giudizio di corrispondenza – limiti – ratio.

Il divieto di produrre in giudizio la corrispondenza riservata rappresenta un principio invalicabile di affidabilità e lealtà nei rapporti tra avvocati, anche e soprattutto, nel processo (visto il nuovo assetto e la nuova collocazione della norma nel Codice deontologico) e ciò indipendentemente dagli effetti processuali della produzione vietata. L’art. 48 codice deontologico mira a tutelare […]

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DOVERE DI INDIPENDENZA – VIOLAZIONE – CONFIGURABILITA’

L’Avvocato che, legato al cliente da pregressi rapporti amicali, gli elargisce, in costanza di rapporto professionale, somme di denaro al fine di consentirgli di fronteggiare una temporanea condizione di difficoltà economica, pone comunque in essere un comportamento lesivo del dovere di indipendenza. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Supino, rel. Girardi), decisione del 21 […]

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POST SU SOCIAL NETWORK – LIMITI AI FINI DELLA RESPONSABILITA’ DISCIPLINARE

L’Avvocato che pubblica un post sul proprio profilo Facebook relativo ad un episodio realmente accaduto a cui ha partecipato personalmente, interrogandosi sulla correttezza di determinati comportamenti senza alcun riferimento a luoghi e persone, non è passibile di sanzione disciplinare allorquando lo scritto è finalizzato ad alimentare un dibattito circa l’opportunità di talune condotte. (Nello specifico, […]

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VIOLAZIONI DISCIPLINARI IN DANNO DEL CLIENTE AGGRAVATE DA CALUNNIA – INCOMPATIBILITA’ CON LA PERMANENZA NELL’ALBO

La condanna in sede penale per il delitto di calunnia commesso dall’Avvocato che, oltre a rendersi responsabile di gravi violazioni deontologiche, quali l’appropriazione reiterata di somme di denaro in danno del cliente, lo ha calunniosamente accusato di averlo denunciato, denota un comportamento incompatibile con la permanenza nell’albo professionale per l’irreparabile disdoro arrecato all’Ordine Forense. Consiglio […]

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PRINCIPIO ACCUSATORIO – MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLA PROVA CERTA DELL’ADDEBITO DISCIPLINARE – PROSCIOGLIMENTO DELL’INCOLPATO – NECESSITA’

Il procedimento disciplinare forense ha natura accusatoria, sicché deve pronunciarsi il proscioglimento dell’incolpato in assenza di prova certa o in presenza di prova contraddittoria dei fatti posti a fondamento della contestazione. Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli (pres. Amodio, rel. Andreottola), decisione n. 2 del 17 gennaio 2022

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