L’iscrizione in più albi professionali è possibile solo nei casi espressamente consentiti

L’art. 18 L. n. 247/2012 stabilisce che la professione di avvocato è incompatibile “con qualsiasi altra attività di lavoro autonomo svolta continuativamente o professionalmente, escluse quelle di carattere scientifico, letterario, artistico e culturale, e con l’esercizio dell’attività di notaio”; mentre permette “l’iscrizione nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nell’elenco dei pubblicisti e nel […]

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I limiti al sindacato di Legittimità sulle sentenze CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 56 del r.d.l. n. 1578 del 1933, soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, con la conseguenza che l’accertamento del fatto, l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta […]

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La decisione CNF di rigetto della domanda di iscrizione nell’elenco difensori d’ufficio va impugnata dinanzi al CNF stesso

È inammissibile il ricorso in Cassazione avverso la decisione del CNF di rigetto della domanda di iscrizione nell’elenco unico nazionale degli avvocati disponibili ad assumere le difese d’ufficio, giacché la relativa opposizione va proposta dinanzi al CNF stesso, ai sensi dell’art. 7 L. n. 1199/1971 (richiamato dall’art. 1-ter D.Lgs. n. 271/1989), a cui peraltro si […]

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L’avvocato munito di jus postulandi può impugnare in proprio le decisioni del CNF anche se non cassazionista

Ai sensi degli artt. 56 co. 3 R.D.L. n. 1578/1933, nonché 66 e 67 R.D. n. 37/1934 (che hanno carattere derogatorio rispetto al disposto dell’art. 365 cpc), l’avvocato che intenda impugnare con ricorso per Cassazione la decisione del Consiglio nazionale forense può farsi assistere da un avvocato cassazionista munito di procura speciale, ovvero sottoscrivere personalmente […]

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Avvocati stabiliti e dispensa dalla prova attitudinale: irrilevante la mancata comunicazione di avvio del procedimento

Le garanzie procedimentali non costituiscono un mero rituale formalistico, sicché il difetto di comunicazione di avvio del procedimento (art. 21-octies L. n. 241/1990) è ininfluente ove risulti che il contenuto del provvedimento, in quanto vincolato, non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato, siccome rigidamente predisposto da una norma o da altro provvedimento […]

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La contestazione degli addebiti non esige una minuta, completa e particolareggiata esposizione dei fatti che integrano l’illecito

Nel procedimento disciplinare a carico degli esercenti la professione forense, la contestazione degli addebiti non esige una minuta, completa e particolareggiata esposizione dei fatti che integrano l’illecito, essendo, invece, sufficiente che l’incolpato, con la lettura dell’imputazione, sia posto in grado di approntare la propria difesa in modo efficace, senza rischi di essere condannato per fatti […]

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Avvocati stabiliti e dispensa dalla prova attitudinale: l’apprezzamento circa l’esercizio effettivo e regolare della professione forense non è sindacabile in cassazione

In tema di dalla prova attitudinale prevista dall’art. 12 del d.lgs. 96/2001, la valutazione del CNF circa l’esercizio effettivo e regolare della professione forense da parte dell’avvocato stabilito non è sindacabile in Cassazione, ove la relativa motivazione sia congrua e immune da vizi logico-giuridici (come nella specie), trattandosi di apprezzamento rimesso al giudice di merito […]

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Avvocati stabiliti: i presupposti per la dispensa dalla prova attitudinale

L’avvocato stabilito, che abbia acquisito la qualifica professionale in altro Stato membro dell’Unione Europea, può ottenere la dispensa dalla prova attitudinale di cui all’art. 8 d.lgs. 27 gennaio 1992 n. 115, se – nel rispetto delle condizioni poste dall’art. 12 dlgs. 2 febbraio 2001, n. 96, di attuazione della direttiva 98/5/CE volta a facilitare l’esercizio […]

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Il riconoscimento in italia del titolo equivalente a quello di avvocato conseguito in un paese membro dell’unione europea

Il soggetto munito di equivalente titolo professionale di altro Paese membro, avvalendosi del procedimento di «stabilimento/integrazione» previsto dalla citata direttiva 98/5/Ce, volta a facilitare l’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquistata la qualifica, può chiedere l’iscrizione nella Sezione speciale dell’Albo italiano del Foro nel […]

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