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- La nuova prescrizione dell’azione disciplinare segue criteri di matrice penalistica (e non più civilistici)Nel nuovo ordinamento professionale forense (L. n. 247/2012), che sotto questo profilo segue criteri di matrice penalistica, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni dal fatto (art. 56, co. 1) e in nessun caso, quindi al di là degli effetti della sospensione e dell’interruzione, il termine stesso può essere prolungato di oltre un… Leggi tutto: La nuova prescrizione dell’azione disciplinare segue criteri di matrice penalistica (e non più civilistici)
- La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficioLa prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Arnau), sentenza n. 343 del 29 dicembre 2023
- Le espressioni sconvenienti od offensive non sono scriminate dalla provocazione altruiL’avvocato ha il dovere di comportarsi, in ogni situazione, con la dignità e con il decoro imposti dalla funzione che l’avvocatura svolge nella giurisdizione e deve in ogni caso astenersi dal pronunciare espressioni sconvenienti od offensive (art. 52 cdf), la cui rilevanza deontologica non è peraltro esclusa dalla provocazione altrui, né dallo stato d’ira o… Leggi tutto: Le espressioni sconvenienti od offensive non sono scriminate dalla provocazione altrui
- Sanzione deontologica e precedenti disciplinariIn ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf, nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, per la quale occorre effettuare un bilanciamento tra la considerazione di gravità dei fatti addebitati ed… Leggi tutto: Sanzione deontologica e precedenti disciplinari
- Procedimento disciplinare: la (asserita) mancata ricezione della decisione notificata a mezzo posta elettronica certificataLa ricevuta PEC di avvenuta consegna è opponibile ai terzi fino a prova contraria (DPR n. 68/2005, in combinato disposto con l’art. 48 CAD), la quale ultima tuttavia non può consistere in una mera perizia di parte, in mancanza di una attestazione di malfunzionamento spazio-temporale da richiedersi all’Ente certificatore che ha rilasciato la ricevuta stessa,… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: la (asserita) mancata ricezione della decisione notificata a mezzo posta elettronica certificata
- La prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficioLa prescrizione dell’azione disciplinare è rilevabile d’ufficio in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità, a causa della natura pubblicistica della materia e dell’interesse superindividuale dello Stato e della comunità intermedia, quale l’ordine professionale. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Consales, rel. Rivellino), sentenza n. 341 del 29 dicembre 2023
- Il rinvio dell’udienza disciplinare per legittimo impedimentoIn applicazione dell’art. 420 ter cpp in combinato disposto con l’art. 59 lett. n) della L. n. 247/2012, l’assenza dell’incolpato o del suo difensore all’udienza dibattimentale comporta il necessario rinvio qualora sia comprovata l’assoluta impossibilità a comparire per caso fortuito, forza maggiore o altro legittimo impedimento, specifico e documentato ed avente carattere assoluto. In particolare,… Leggi tutto: Il rinvio dell’udienza disciplinare per legittimo impedimento
- L’obbligo di corrispondere il compenso al domiciliatarioL’avvocato che abbia scelto o incaricato direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza, ha l’obbligo di provvedere a retribuirlo, ove non adempia il cliente, ex art. 43 cdf. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, rel. Pizzuto), sentenza n. 336 del 27 dicembre 2023
- Le quattro eccezioni al divieto di cancellazione dall’albo in pendenza di procedimento disciplinareIl divieto di cancellazione dall’albo, elenco o registro forense dell’iscritto che sia sottoposto a procedimento disciplinare (artt. 17, co. 16, e 53 L. n. 247/2012, già art. 37, penultimo comma, RDL n. 1578/1933) è diretto ad evitare che l’iscritto stesso possa sottrarsi al procedimento disciplinare (atteso che con la cancellazione verrebbe meno il potere di… Leggi tutto: Le quattro eccezioni al divieto di cancellazione dall’albo in pendenza di procedimento disciplinare
- Dosimetria della sanzione: il riconoscimento di attenuanti e di aggravanti richiede una (seppur succinta) motivazioneLa sanzione disciplinare espressamente prevista in editto può essere attenuata o aggravata secondo i principi espressi dall’art. 22 cdf, di cui il Giudice della deontologia deve dar conto, seppur sinteticamente, purché non con motivazione di stile ovvero meramente apparente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Giraudo), sentenza n. 333 del 27 dicembre 2023 NOTA:In… Leggi tutto: Dosimetria della sanzione: il riconoscimento di attenuanti e di aggravanti richiede una (seppur succinta) motivazione
- La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzoAi sensi dell’art. 56 L. n. 247/2012, l’azione disciplinare si prescrive nel termine di sei anni (comma 1), che decorre dalla commissione del fatto o dalla cessazione della sua permanenza; l’interruzione della prescrizione fa decorrere un nuovo termine di cinque anni (comma 3), ma in nessun caso il termine prescrizionale complessivo può essere superiore a… Leggi tutto: La prescrizione disciplinare non può essere interrotta per più di 7 anni e mezzo
- Sospeso disciplinarmente l’avvocato che “retribuisca” i propri praticanti con sostanze stupefacenti da consumare anche in studioI giovani che si affacciano alla professione forense dovrebbero trovare nel proprio dominus una guida e un esempio da seguire. Anche per tale ragione, costituisce grave illecito (pure) disciplinare il comportamento dell’avvocato che -in violazione dell’art. 40 cdf nonché dei doveri di probità, dignità e decoro di cui all’art. 9 cdf- fornisca ripetutamente ai propri… Leggi tutto: Sospeso disciplinarmente l’avvocato che “retribuisca” i propri praticanti con sostanze stupefacenti da consumare anche in studio
- La (potenziale) rilevanza deontologica della vita privata del professionistaDeve ritenersi disciplinarmente responsabile l’avvocato per le condotte che, pur non riguardando strictu sensu l’esercizio della professione, ledano comunque gli elementari doveri di probità, dignità e decoro e, riflettendosi negativamente sull’attività professionale, compromettono l’immagine dell’avvocatura quale entità astratta con contestuale perdita di credibilità della categoria. La violazione deontologica, peraltro, sussiste anche a prescindere dalla notorietà… Leggi tutto: La (potenziale) rilevanza deontologica della vita privata del professionista
- Il cumulo tra sanzioni penali e deontologiche non contrasta con il principio del ne bis in idemLa doppia affermazione di responsabilità, in sede penale ed amministrativa per l’identico fatto, è conforme ai principi della convenzione CEDU e non vìola il divieto di bis in idem, stante la diversa natura ed i diversi fini del processo penale e del procedimento disciplinare, nel quale ultimo il bene tutelato è l’immagine della categoria, quale… Leggi tutto: Il cumulo tra sanzioni penali e deontologiche non contrasta con il principio del ne bis in idem
- Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penaleLa sentenza penale di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare, quanto all’accertamento del fatto, della sua illiceità penale e della circostanza che l’imputato lo ha commesso, essendo comunque riservata al giudice della deontologia la valutazione della rilevanza disciplinare nello specifico ambito professionale alla luce dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti, penale e disciplinare. Consiglio Nazionale… Leggi tutto: Procedimento disciplinare: l’accertamento definitivo dei fatti in sede penale