Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Lucca) concerne la possibilità di fregiarsi del titolo di avvocato per un iscritto nell’albo dei procuratori cancellatosi prima dell’entrata in vigore della legge n. 27 del 24/2/1997.

Dopo ampia discussione la Commissione adotta il seguente parere: – l’art. 1, comma 2, RDL n. 1578/1933 consente la conservazione del titolo di avvocato in capo a chi, “dopo averne acquistato il diritto”, sia stato cancellato per una causa che non sia di indegnità. La legge n. 27/1997 consentì l’iscrizione nell’albo degli avvocati, e, conseguentemente […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Prato) concerne l’applicabilità della legge 241/1990 al procedimento per l’adozione del parere di congruità, con particolare riferimento al diritto dell’interessato di essere informato dell’avvio del procedimento e al diritto di questi a partecipare al procedimento medesimo secondo le forme di cui alla legge 241.

Gli orientamenti della giurisprudenza amministrativa sul punto non sono univoci. Un orientamento fatto proprio dal TAR Toscana ritiene il parere di congruità atto soggettivamente ed oggettivamente amministrativo, assunto nell’esercizio di una funzione pubblicistica, volta a proteggere non solo l’interesse del professionista e della categoria, ma anche tesa alla tutela del cliente. Questi vanterebbe, rispetto, al […]

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Il quesito (Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ancona) concerne l’eventuale riconoscimento, ai fini della pratica forense, dell’attività svolta presso lo studio legale di un avvocato iscritto all’albo in un paese UE, e il relativo obbligo di frequentare le udienze.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione ritiene di dover confermare l’orientamento già espresso più volte in passato, in base al quale “la pratica svolta all’estero è parificata a quella svolta in Italia, per quanto concerne la frequenza dello studio legale al quale […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Enna) concerne il patrocinio a spese dello stato, e l’individuazione del Consiglio dell’ordine competente a ricevere e istruire la domanda di ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – l’art. 1 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, istitutiva dei Tribunali amministrativi regionali, stabilisce che le circoscrizioni dei TAR sono regionali e che “essi hanno sede nei capoluoghi di regione”. La sede della sezione distaccata di Catania […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Rossano) concerne l’art. 81 del D.P.R. 115/02, che stabilisce l’assenza di sanzioni disciplinari per l’iscrizione nell’elenco dei difensori per il patrocinio a spese dello Stato, e la possibilità di iscrivere nell’elenco un avvocato una volta trascorsi cinque anni dalla comminazione della sanzione.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione ritiene che, de iure condito, la legge vigente non consenta l’inserimento nell’elenco a chi comunque abbia un precedente disciplinare, non essendo previsto, nell’ordinamento professionale, l’istituto della riabilitazione. Auspica peraltro, de iure condendo, che il legislatore possa […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bergamo) concerne le indicazioni relative a molteplici sedi presenti nella carta intestata di un’associazione professionale, e il rilievo che tali indicazioni darebbero adito ad una “sopravvalutazione delle dimensioni dello studio”.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – malgrado l’irricevibilità della richiesta di parere, attinente ad una specifica vicenda, e priva dei consueti caratteri di generalità ed astrattezza, la Commissione ritiene, per il suo implicito profilo di interesse generale, che la valutazione delle indicazioni contenute nella […]

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Il quesito concerne l’iscrizione nell’albo di dipendente dell’amministrazione finanziaria che asserisce di svolgere attività tipiche dell’avvocato.

La Commissione rilevato trattarsi di quesito inoltrato da singolo, e relativo ad una specifica vicenda personale, ritiene, conformemente al regolamento, di non potersi esprimere, demandando il segretario a darne comunicazione all’interessato. Consiglio Nazionale Forense (rel. il Presidente), parere del 24 ottobre 2003, n. 184

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Chieti) attiene all’eventuale incompatibilità tra l’aver partecipato, quale componente il Consiglio dell’ordine, alla deliberazione di ammissione al gratuito patrocinio, e l’assunzione della difesa di fiducia della controparte nel medesimo giudizio.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la risposta al quesito è di segno negativo. Non sussiste infatti alcuna incompatibilità nel caso prospettato. I casi di incompatibilità previsti dagli ordinamenti professionali a carico di soggetti che esercitino libere professioni intellettuali vanno apprezzati con particolare rigore […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Frosinone) concerne la possibilità per un dipendente pubblico a tempo pieno in aspettativa di essere iscritto nell’albo degli avvocati.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la risposta al quesito non può che essere negativa; l’aspettativa non fa infatti venir meno il rapporto di lavoro subordinato, per cui la fattispecie ricade pienamente nelle cause di incompatibilità di cui all’art. 3, RDL 1578/1933. Consiglio Nazionale […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ancona) concerne la sussistenza di responsabilità disciplinare per atti commessi da un avvocato in qualità di magistrato onorario, nonché la possibilità per il magistrato onorario di giudicare in controversie nelle quali è parte un collega avvocato del medesimo distretto.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – l’avvocato che svolge le funzioni di magistrato onorario è soggetto per la sua attività alla disciplina dei magistrati, e nel contempo anche alla disciplina forense, nel caso in cui si verifichi l’ipotesi di cui all’art. 5, 2° co., […]

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