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Continue to ChatIl quesito (del COA di Trento) riguarda l’applicazione e l’interpretazione dell’art. 28 c.d.f., e in particolare: a) se sia facoltà dell’avvocato - destinatario di corrispondenza riservata da parte di un collega - di estrapolare frasi ritenute offensive/ingiuriose del proprio decoro ed utilizzarle per la presentazione di querela nei confronti del mittente avvocato firmatario e/o comunque nei confronti del cliente di questi; b) se sia facoltà dell’avvocato destinatario consegnare al proprio cliente copia della corrispondenza contenente frasi ingiuriose e/o diffamatorie rivolte nei confronti dello stesso (eventualmente dopo aver ricoperto con omissis le parti irrilevanti a tal fine) sì da consentirgli di proporre eventualmente formale querela. https://www.codicedeontologico-cnf.it/il-quesito-del-coa-di-trento-riguarda-lapplicazione-e-linterpretazione-dellart-28-c-d-f-e-in-particolare-a-se-sia-facolta-dellavvocato-destinatario-di-corr/