La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Al fine di integrare l’illecito disciplinare sotto il profilo soggettivo è sufficiente l’elemento psicologico della suità della condotta inteso come volontà consapevole dell’atto che si compie, giacché ai fini dell’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico e specifico, essendo sufficiente la volontarietà con la quale l’atto deontologicamente scorretto è stato compiuto.

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Logrieco), sentenza del 26 febbraio 2018, n. 1

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 1 del 26 Febbraio 2018 (respinge) (radiazione)
- Consiglio territoriale: CDD Milano, delibera del 13 Ottobre 2016 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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