Illecito richiedere compensi al cliente ammesso al patrocinio a spese dello Stato

Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione dell’art. 85 DPR n. 115/2002, richieda un compenso al cliente ammesso al patrocinio a spese dello Stato, a nulla rilevando in contrario la circostanza che, quantomeno per colpa, il professionista non fosse a conoscenza dell’ammissione al beneficio stesso (Nel caso di specie, il professionista aveva controfirmato, per autentica, l’istanza di ammissione e, per presa visione, il decreto di Ammissione al beneficio da parte del Giudice. In applicazione del principio di cui in massima, avuto riguardo all’incensuratezza dell’incolpato, il CNF ha ritenuto congrua la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per la durata di mesi due).

Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Calabrò), sentenza del 10 ottobre 2017, n. 150

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 150 del 10 Ottobre 2017 (respinge) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Lucera, delibera del 18 Dicembre 2013 (sospensione)
Giurisprudenza CNF

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