La richiesta di compensi manifestamente sproporzionati o eccessivi

L’avvocato che chieda compensi eccessivi e anche sproporzionati rispetto alla natura e alla quantità delle prestazioni svolte pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza e probità a cui ciascun professionista è tenuto (Nel caso di specie, a fronte di un congruo importo di 25mila euro circa, l’avvocato aveva richiesto un compenso di oltre 400mila euro).

Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Salazar), sentenza del 13 luglio 2017, n. 102

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, sentenza n. 102 del 13 Luglio 2017 (accoglie) (sospensione)
- Consiglio territoriale: COA Viterbo, delibera del 23 Ottobre 2014 (radiazione)
Giurisprudenza CNF

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