L’Ordine remittente (Reggio Emilia) chiede se sia legittima l’attività di una società, iscritta alla locale Camera di Commercio, che svolga e pubblicizzi attività di consulenza legale stragiudiziale.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere:
“Il quesito è inammissibile, dal momento che la consulenza legale non rappresenta – allo stato attuale della legislazione – un’attività riservata agli iscritti negli albi forensi, e dunque la questione esula dalla materia del diritto forense in senso stretto. Si segnala, ad ogni buon fine, che il Consiglio dell’Ordine è, in ogni caso, chiamato a vigilare affinché gli eventuali avvocati inseriti nella struttura di cui si riferisce non agiscano in violazione delle norme di legge e deontologiche; d’altra parte, sarà opportuno verificare che la società impegnata nell’attività di consulenza non induca il pubblico in errore, utilizzando i titoli di “avvocato” o “studio legale”, dal momento che ciò costituirebbe una forma di esercizio abusivo della professione forense, e dunque un fatto di rilevanza penale.

Consiglio Nazionale Forense (rel. Cardone), parere del 24 febbraio 2010, n. 10

Classificazione

- Decisione: Consiglio Nazionale Forense, parere n. 10 del 24 Febbraio 2010
- Consiglio territoriale: COA Reggio Emilia, delibera (quesito)
Prassi: pareri CNF

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