La nuova prescrizione dell’azione disciplinare segue criteri di matrice penalistica (e non più civilistici)

In tema di illecito disciplinare, il regime attuale della prescrizione, stabilito dall’articolo 56 della legge professionale, configura una fattispecie riconducibile ad un modello di matrice penalistica, volto a promuovere il sollecito esercizio dell’azione disciplinare e la definizione del procedimento disciplinare in tempi certi, laddove, al contrario, quella del regime precedente si rifaceva al modello civilistico. […]

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Aumento e diminuzione della sanzione disciplinare: la locuzione codicistica “fino a”, copre anche le sanzioni intermedie

Il meccanismo di aumento e diminuzione delle sanzioni disciplinari previsto dall’art. 22 commi 2 e 3 cdf consente la graduazione della punizione secondo un criterio di proporzionalità avuto riguardo all’intero range sanzionatorio previsto dalla locuzione “fino a”, che appunto risponde all’esigenza di individuare la sanzione più adeguata in base alla gravità dell’illecito del caso concreto. […]

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Illecito deontologico: la Cassazione non entra nel merito della congruità della sanzione disciplinare, anche aggravata o attenuata, irrogata all’incolpato

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, la determinazione della sanzione adeguata costituisce tipico apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità, in quanto, salva l’ipotesi di sviamento di potere, in cui il potere disciplinare sia usato per un fine diverso rispetto a quello per il quale è stato conferito, l’accertamento del fatto […]

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