Il decreto penale di archiviazione del procedimento non ha efficacia di giudicato in sede disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Napoli), sentenza n. 165 del 11 ottobre 2022
Il decreto penale di archiviazione del procedimento non ha efficacia di giudicato in sede disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Melogli, rel. Napoli), sentenza n. 165 del 11 ottobre 2022
Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che chieda l’iscrizione all’albo ad un consiglio dell’ordine tacendo di una precedente condanna penale, a nulla rilevando che il reato fosse estinto, giacché la dichiarazione che deve fare l’istante è di non aver subito condanne penali, a nulla rilevando una causa estintiva successiva alla condanna e verificatasi […]
Escludono la sussistenza della condotta irreprensibile (già specchiatissima ed illibata), presupposto soggettivo necessario per ottenere l’iscrizione nel Registro Speciale dei Praticanti Avvocati, ai sensi dell’art. 17 L. n. 247/2012 (già 17 del R.D.L. n. 1578/1933), i comportamenti non conformi alla disciplina positiva o alle regole deontologiche della professione forense (per la loro natura, la non […]
Viola il divieto di accaparramento di clientela nonché i doveri di dignità e decoro della professione l’Avvocato che assume incarichi per il tramite di un procacciatore e costituisce aggravante il fatto di ottenere, suo tramite, il rilascio da parte del cliente di un mandato in bianco dietro promessa, a quest’ultimo, di un compenso.(Nel caso di […]
Il patto di quota lite sottoscritto in data anteriore all’abrogazione del divieto intervenuto ex L. 248/2006, essendo comunque violativo dei previgenti artt. 2233 co 3 c.c. e 45 CDF, integra l’illecito previsto dall’art. 25 co. 2 CDF in vigore, non solo perché il predetto divieto è stato reintrodotto dall’art. 13 co. 4 L. 247/2012, ma […]
È lasciato alla libertà del consiglio dell’ordine svolgere la preistruttoria nei termini che esso ritenga idonei, delegando o meno le indagini preliminari ad un consigliere, essendo essenziale che l’interessato sia convocato e che sia sentito per chiarimenti sulle circostanze che ad esso vengono addebitate e che possa svolgere pienamente e sin dall’inizio la propria difesa. […]
È valido il provvedimento di cancellazione dall’albo per incompatibilità anche se la copia notificata al professionista contenga solo un generico riferimento all’unanimità della decisione adottata, perché ciò che rileva giuridicamente è che la decisione sia adottata con il numero minimo di consiglieri previsti ex lege, e tale numero sia rilevabile dalle presenze certificate nei verbali […]
Le deliberazioni dei Consigli territoriali non necessitano di esplicitazione del numero dei votanti che hanno formato la maggioranza, con la dichiarazione della singola dichiarazione di voto, essendo sufficiente che nella verbalizzazione sia stato registrato il risultato della deliberazione, consentendo il controllo della regolarità della votazione medesima. Consiglio Nazionale Forense (pres. Masi, rel. Standoli), sentenza n. […]
Costituisce illecito disciplinare il comportamento dell’abogado che usi nella carta intestata della propria corrispondenza la dicitura “Studio Legale” omettendo il doveroso riferimento al titolo di origine nella lingua dello Stato membro di provenienza (art. 7 D.lgs. n. 96/2001), così ingenerando equivoci e confusione in relazione al possesso di un titolo abilitativo (quello di avvocato) non […]
Al fine di conseguire la dispensa dalla prova attitudinale, l’esercizio della professione forense da parte dell’avvocato stabilito deve essere: a) di durata non inferiore a tre anni scomputando gli eventuali periodi di sospensione; b) effettivo e quindi non formale o addirittura fittizio; c) regolare e quindi nel rispetto della legge forense e del codice deontologico; […]