Il COA di Nocera Inferiore chiede di sapere se – decadendo un membro del COA al 31.12.22 per essere stato eletto nel CDD – si possa ovvero si debba dare luogo al subingresso del primo dei non eletti sebbene: a) il COA sia in grado di funzionare; b) il COA, al 1 gennaio 2023, sarà già in prorogatio essendosi svolte, medio tempore, le elezioni per il rinnovo.

L’articolo 16 della legge n. 113/2017 dispone che: “In caso di morte, rinunzia, dimissioni, decadenza, impedimento permanente per qualsiasi causa di uno o più consiglieri, subentra il primo dei non eletti. In caso di parità di voti, subentra il più anziano per iscrizione all’albo e, tra coloro che abbiano uguale anzianità di iscrizione, il maggiore di eta’. […]

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Il COA di Salerno chiede chiarimento in merito alla determinazione del compenso per attività stragiudiziali, qualora l’avvocato abbia raggiunto una transazione o una conciliazione giudiziale. Richiama, sul punto, il contenuto del parere n. 413 del 2022 del Consiglio di Stato, relativo allo schema di d.m. recante modifiche al d.m. n. 55/2014.

Nelle more della risposta al quesito, è stato emanato il d.m. 13 agosto 2022, n. 147, pubblicato in data 8 ottobre 2022 e in vigore dal 23 ottobre 2022 che – modificando il d.m. n. 55/2014 – interviene anche sulla materia evocata dal richiedente.In particolare, l’articolo 2 del d.m. n. 147/2022 interviene sul comma 6 […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Varese chiede di sapere: – “se sia o meno compatibile con la permanenza nell’albo l’avvocato che abbia assunto la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di una società a responsabilità limitata che svolge attività di «credito ai privati su pegno». A tale riguardo si ritiene opportuno precisare che l’avvocato in questione, convocato per essere ascoltato, si è difeso argomentando, tra l’altro, che la gestione della vendita all’asta dei pegni non riscattati, attività espressamente a lui riservata in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, non sarebbe un’attività commerciale”; – “se sia o meno compatibile con la permanenza nell’albo l’avvocato che abbia assunto la carica di amministratore di una Società Immobiliare. A tale riguardo si ritiene opportuno precisare che lo stesso avvocato, esercitando il proprio diritto di fornire chiarimenti utili, ha dato ulteriori spiegazioni affermando che l’immobiliare in questione, anche per il tramite di una società fiduciaria che la possiede al 90% detiene parte del patrimonio immobiliare dell’avvocato e dei suoi familiari senza peraltro nemmeno specificare quale sia il vincolo di parentela con i «familiari» in questione”.

Onde dare compiuto riscontro al suddetto quesito, sono opportune alcune premesse. 1. Innanzitutto, si precisa che l’attività di «credito ai privati su pegno» esercitata da un finanziatore ovvero da un intermediario del credito ha certamente natura commerciale, trattandosi di attività di intermediazione della circolazione di servizi di credito. Altro discorso è quello se a tale […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecco richiede “se sia compatibile o meno con lo svolgimento del tirocinio professionale la nomina a Responsabile d’impatto di una STA, costituita come SRL Benefit, del praticante che svolge il tirocinio presso l’avvocato legale rappresentante (Amministratore Unico) della STA medesima” e, in particolare, se: “1) ferma restando la previsione di cui all’art. 41, comma 4 Legge n. 247/2012, che consente lo svolgimento del tirocinio in costanza di rapporto di lavoro subordinato (purché con modalità e orari idonei a consentirne l’effettivo e puntuale svolgimento in assenza di specifiche ragioni di conflitto di interesse), possa o meno valere anche per la fattispecie di cui si tratta il principio di cui al vostro parere n. 25/2017, a norma del quale trova applicazione anche all’iscrizione del praticante la disposizione di cui all’art. 18, lett. c) della citata Legge, rilevando pertanto, ai fini dell’eventuale incompatibilità, la titolarità o l’esercizio di poteri individuali di gestione; 2) sussista o meno incompatibilità – professionale e/o deontologica – tra il detto ruolo, assunto nell’interesse della STA e il rapporto di tirocinio, che lega il praticante al dominus legale rappresentante Amministratore Unico della stessa”.

Onde dare compiuto riscontro al suddetto quesito, sono opportune alcune premesse. 1. Innanzitutto, è noto che l’art. 4-bis della Legge n. 247/2012 consente la costituzione di società tra avvocati (STA) e, dunque, ammette l’esercizio in forma societaria della professione forense mercé l’utilizzo dei modelli societari tipizzati all’interno del codice civile (società di persone, di capitali […]

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Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili richiede se il CNF abbia mutato orientamento (rispetto a quanto espresso nel proprio parere n. 64 del 2016) in ordine alla partecipazione di un avvocato ad una Società tra Professionisti ex Lege n. 183/2011.

Ebbene, con il precedente parere n. 64 del 2016, il CNF ebbe modo di evidenziare sotto il profilo sostanziale quanto segue.(i) Innanzitutto, l’art. 18, comma 1, lett. c) della Legge n. 147/2012, sancisce che la professione di avvocato è incompatibile “con la qualità di socio illimitatamente responsabile o di amministratore di società di persone, aventi […]

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Il COA di Locri formula tre quesiti, in relazione alla possibilità di scomputare dal periodo di cinque anni necessario per la reiscrizione a seguito di radiazione – in applicazione dell’articolo 657 c.p.p. – il periodo di sospensione disciplinare già sofferta “comminata per altro fatto” e “annullata dal CNF in data antecedente all’esecutività del provvedimento di radiazione dall’Albo”. Un tanto è richiesto sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti domanda di reiscrizione al medesimo Ordine (primo quesito) sia in relazione all’eventualità che l’iscritto presenti la domanda di iscrizione presso altro Ordine (secondo quesito). In relazione a entrambe le eventualità il COA di Locri chiede di sapere se il COA chiamato ad esaminare la domanda di reiscrizione sia competente a decidere sulla domanda di fungibilità e, in caso di risposta affermativa, se lo sia anche qualora la sanzione della radiazione sia stata comminata “da altro COA o da altro CDD”.

Preliminarmente, deve rilevarsi che la formulazione dei quesiti non appare del tutto chiara, in quanto fa riferimento all’esecuzione di sospensione “disciplinare” poi “annullata dal CNF”: al riguardo, non può che ricordarsi che, ai sensi dell’articolo 61, comma 3 della legge n. 247/12, la proposizione del ricorso al CNF sospende l’esecuzione del provvedimento. Non a caso, […]

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Il COA di Lagonegro chiede di sapere come procedere in relazione all’integrazione del CDD, qualora non risulti applicabile – per assenza del numero di candidati sufficiente – la disposizione di cui all’articolo 5, comma 4 del Regolamento CNF n. 1/2014, a mente della quale: “Qualora il numero dei componenti del Consiglio distrettuale di disciplina, determinato in ambito distrettuale ai sensi dell’art. 50, comma 2, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, sia superiore a quello risultante dalla sommatoria di tutti gli eleggibili da parte dei singoli Consigli dell’Ordine, determinato ai sensi dell’art. 1, comma 2 del presente regolamento, l’individuazione degli ulteriori componenti necessari ad integrare il Consiglio distrettuale di disciplina avviene nell’ambito dei primi dei non eletti all’interno di quegli Ordini che siano portatori di resti, con l’attribuzione di un componente ciascuno, procedendosi all’assegnazione secondo un criterio di precedenza inversa rispetto al numero degli iscritti”. Chiede, in particolare, se si possa o si debba procedere ad elezioni suppletive qualora l’Ordine portatore di resti e con minor numero di iscritti non abbia un numero di candidati sufficiente all’assegnazione; e se dette elezioni suppletive possano tenersi prima della proclamazione degli eletti.

Al primo quesito può essere data risposta affermativa. Nel parere deliberato nella seduta del 27 maggio 2022 su quesito del COA di Catania e relativo al caso – solo parzialmente analogo – in cui a seguito di morte di uno dei componenti del locale CDD si sarebbe dovuto far luogo allo scorrimento, come primo dei […]

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Il COA di Pesaro chiede di sapere quale sia la data di scadenza del mandato di un Consiglio dell’Ordine eletto nel gennaio 2020, premesso che il precedente Consiglio – eletto a giugno 2019 – è decaduto per dimissioni ed è stato commissariato dal settembre 2019 al gennaio 2020.

La risposta è resa nei termini seguenti. La durata dei Consigli dell’Ordine è disciplinata dall’articolo 28, comma 7, primo periodo della legge n. 247/12, a mente del quale: “Il consiglio dura in carica un quadriennio e scade il 31 dicembre del quarto anno”. Tale disposizione è espressamente richiamata dall’articolo 17, comma 3, secondo periodo della […]

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Ricorso in Cassazione: i (nuovi) limiti del sindacato di legittimità sulla motivazione delle sentenze del CNF

La riformulazione dell’art. 360, n. 5), cod. proc. civ., disposta con l’art. 54, d.L 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifìcazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, secondo cui è deducibile esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti», deve essere interpretata, […]

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