Il COA di Arezzo formula quesito in merito alla compatibilità tra l’esercizio della professione forense e l’attività di amministratore di condominio. Richiamato il parere di questo Consiglio n. 23/2013, alla luce del quale era stata esclusa l’incompatibilità, il COA richiedente si interroga, in particolare, sull’eventuale incidenza della legge n. 4/2013 in materia di professioni non regolamentate.

Con parere n. 36/2017, il Consiglio nazionale forense ha escluso che l’eventuale iscrizione ad una delle associazioni professionali di cui alla legge n. 4/2013 configuri una causa di incompatibilità con l’iscrizione nell’albo degli avvocati, “rientrando piuttosto nella libertà associativa dell’avvocato che, peraltro, ben potrebbe svolgere l’attività di cui all’oggetto della associazione anche senza esservi iscritto […]

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I Consigli dell’Ordine di Palermo e Potenza formulano analoghi quesiti, relativi alla possibilità – per il praticante che, a seguito del rilascio del certificato di compiuta pratica, sia stato cancellato su istanza dal Registro – di venire reiscritto al solo fine di ottenere la possibilità di esercitare il patrocinio in sostituzione del dominus.

A mente dell’art. 17, comma 10 lett. b) della legge professionale, il praticante deve essere cancellato dal Registro a seguito del rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per la prima volta, della pratica. L’iscrizione, prosegue la richiamata disposizione, può tuttavia permanere per tutto il tempo per […]

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Il passaggio dalla sezione speciale dell’albo all’albo ordinario non avviene “automaticamente”, a semplice richiesta

Il passaggio, dalla sezione speciale dell’albo, all’albo ordinario non è un “trasferimento” automatico fondato su un diritto espansivo di natura automatica dell’iscritto, ma è subordinato alla permanenza e sussistenza dei requisiti di Legge, ivi compresa la condotta irreprensibile (art. 17 L. n. 247/2012), che devono essere valutati al momento della nuova iscrizione. Consiglio Nazionale Forense […]

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Divieto di cancellazione e “trasferimento” dalla sezione speciale all’albo ordinario

Il divieto di cancellazione, stabilito dall’art. 17, co. 16, L. n. 247/2012, in pendenza di procedimento penale o disciplinare vale anche nel caso in cui la cancellazione sia richiesta dalla sezione speciale dell’albo al fine di iscriversi nella sezione ordinaria dello stesso. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Savi), sentenza del 21 novembre 2017, […]

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Il divieto di cancellazione dall’albo in pendenza di procedimento penale o disciplinare

Ai sensi dell’art. 17, co. 16, L. n. 247/2012 (già art. 37 del R.D.L. n. 1578/1933), non può essere pronunciata la cancellazione dall’albo professionale in pendenza di procedimento penale o disciplinare (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha rigettato la richiesta dell’iscritto di essere cancellato dalla sezione […]

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E’ domestica la giurisdizione sulle questioni in tema di iscrizione e permanenza nell’albo professionale

Sono devolute alla giurisdizione del Consiglio nazionale forense, quale giudice speciale, tutte le controversie relative alla iscrizione, al rifiuto di iscrizione, nonché alla cancellazione dall’albo professionale degli avvocati, e relativi elenchi speciali e registri. Tale principio non subisce eccezione neppure qualora l’impugnato provvedimento venga censurato per asserita formazione del silenzio assenso, non potendo la denuncia […]

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Avvocati dipendenti pubblici: le caratteristiche dell’ente, secondo il nuovo Ordinamento forense

Ai fini dell’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’art. 19 L. n. 247/2012, è necessario che l’attività professionale sia svolta presso un “ente pubblico”, oppure un soggetto di diritto privato a capitale totalmente o prevalentemente pubblico purché costituito dalla trasformazione di un ente pubblico (c.d. privatizzazione), dovendo infatti ritenersi superata la nozione allargata di P.A. formatasi […]

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Avvocati dipendenti pubblici: le caratteristiche dell’ufficio legale dell’ente

Ai fini dell’iscrizione nell’elenco speciale di cui all’art. 19 L. n. 247/2012, è necessario che l’ufficio legale dell’ente pubblico costituisca un’unità organica autonoma e gli avvocati ad esso addetti esercitino esclusivamente le funzioni di competenza, quale garanzia di sostanziale estraneità all’apparato amministrativo dell’ente, in una posizione d’indipendenza da tutti i settori previsti dall’organico. Consiglio Nazionale […]

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Incompatibilità professionale: lavoro subordinato ed avvocati dipendenti pubblici

L’esercizio della professione di avvocato è incompatibile con qualsiasi attività di lavoro subordinato, anche a tempo parziale o determinato, salva l’iscrizione nell’elenco speciale per gli avvocati che esercitano attività legale per conto degli enti pubblici. Tale eccezione è insuscettibile di applicazione analogica e presuppone: 1) che l’attività professionale sia svolta presso un “ente pubblico” oppure […]

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